venerdì 13 maggio 2016

Il giorno del biancospino

Da Giuseppe di Arimatea alla Bella Addormentata, tutte le leggende su questa magica pianta...


Care consorelle e confratelli,
oggi è il 13 di maggio, e per il calendario celtico degli alberi entriamo nei giorni dedicati al biancospino, associato ai riti di primavera e alle dimore delle creature fatate, Le magiche spine di questa pianta, per gli antichi celti, hanno il potere di cacciare le negatività, per cui, appenderne qualche rametto sulla porta allontana gli spiriti malvagi e attira gioia, armonia e amore. Ancora oggi, in Irlanda, le fonti sono protette da piante di biancospino, mentre nell'antica Roma era consacrato a Maia, sovrana del mese di maggio e delle purificazioni; a Flora, Dea della primavera e della vegetazione; e alla ninfa Carna, protettrice dei cardini delle porte. Il legno dell'albero del "maggio" rurale è diventato poi per tradizione il palo della cuccagna.
Come vi ho più volte spiegato all'interno dei post dedicati alle festività pagane, il cristianesimo ha sostituito queste celebrazioni pagane con date che richiamano leggende a loro associate. Il biancospino è stato difatti consacrato alla Madonna e si narra che il bastone di Giuseppe di Arimatea fosse stato ricavato da questa pianta. Dopo che il santo ebbe raccolto il sangue di Cristo nella coppa dell'ultima cena, si recò a Glastonbury, in Britannia, e qui piantò il bastone, dando vita a un biancospino che continuò a fiorire ogni Natale.
Le streghe moderne lo utilizzano in infusi per propiziare il sonno consapevole ed entrare in contatto con altre dimensioni. Numerose sono le leggende correlate a questa proprietà, come quella che vede Odino usarne una spina per far cadere Brunilde in un sonno incantato; ma pure Viviana di Avalon fece addormentare Merlino sotto a un albero di biancospino; per non parlare della celebre Rosaspina protagonista della fiaba "La Bella Addormentata nel Bosco", che cadde in un sonno incantato lungo cento anni per essersi punta con un fuso, costruito all'epoca con legno di biancospino.
Che la Dea vi benedica

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