venerdì 30 settembre 2016

Il giorno dell'edera

Buon giorno (e mese) di Gort!


(La mia edera sul muro)

Care consorelle e confratelli,
nel calendario celtico degli alberi (Ogham), il 30 settembre è dedicato all'edera (Gort), e il mese correlato arriverà fino al 27 ottobre.
Questa pianta è consacrata alla dea Venere e, di conseguenza, per tradizione è associata a tutto quanto ha a che fare con l'amore e la sfera emotiva in generale.
Si dice che raccoglierne 7 o 9 foglie di prima mattina, per poi conservarle nei 7 o 9 giorni successivi sotto il guanciale, favorisca i contatti con altre sfere.
Che la Dea vi benedica

giovedì 29 settembre 2016

Il turchese

Un antichissimo catalizzatore di energia positiva.


Care consorelle e confratelli,
il turchese è una pietra molto nota che già nella Persia antica era utilizzata come agente magico (il nome stesso significa "pietra della fortuna").
Durante il Medioevo, veniva donata ai giovani sposi o ai bambini appena nati ed era utilizzata per guarire i mali dell'occhio, le emicranie e la depressione.
Il colore può variare, sia che ne abbiamo un burattato sia che la possediamo montata su un monile, e la tradizione medievale si è portata avanti considerandola ancora una pietra che tiene lontane le negatività e i nemici occulti. Al contempo, è di conseguenza un catalizzatore di energie positive.
Che la Dea vi benedica

Elemento: Acqua.
Divinità: Nettuno, Venere, Hathor.
Sfera d'azione: fortuna, amore, ricezione, protezione.

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

mercoledì 28 settembre 2016

L'ortica

Una pianta dalla brutta fama ma dalle buone proprietà.


Care consorelle e confratelli,
questo vegetale diffusissimo e ahimè celebre per il fastidio procurato dalle sue punture più che per i suoi pregi, era anticamente usato in campo culinario, per quanto oggi sia caduto un po' in disuso.
Il vino d'ortica, per esempio, è noto per le proprietà afrodisiache: basta lasciare a macerare alcune foglie essiccate o polverizzate nel nostro vino preferito (in seguito da filtrare). Il succo difatti non è urticante e si può utilizzare anche per infusi e decotti.
In magia è utile anche in tutti i rituali volti alla protezione e alla difesa, e sul piano fisico è ritenuta antianemica, diuretica, emostatica e antidiabetica.

martedì 27 settembre 2016

Le grappe delle streghe

Due grappe per scaldarci quando comincia a far freddo...


Care consorelle e confratelli,
dopo avervi parlato delle bevande delle streghe, dei vini (#1 e #2) e dei liquori, oggi voglio presentarvi un paio di distillati. Eccoli qui di seguito.

GRAPPA DI GINEPRO

Occorrente: 1 l di grappa secca, una manciata di bacche di ginepro, aghi di ginepro.

Dopo aver tenuto le bacche su fogli di carta bianca per tre giorni all'ombra, dovrete pestarle in un piccolo mortaio, aggiungere gli aghi e lasciare a macerare nella grappa per 15 giorni (al caldo, ma non al sole). A questo punto potrete filtrare la grappa, ma lasciatela invecchiare un po' prima di iniziare a consumarla.

GRAPPA DI MUGO

Occorrente: 1 l di grappa secca, 40 gr di germogli di pino mugo, 50 gr di zucchero.

I germogli di pino mugo (freschi) dovranno macerare per 30 giorni nella grappa con lo zucchero in un vaso di vetro, da agitare un paio di volte al giorno. In seguito, è possibile filtrare e imbottigliare. Questo tipo di grappa è particolarmente indicato quando cominci a far freddo. perché aiuta a prevenire il raffreddore.

Per approfondimenti:
Roberto Chiej Gamacchio - Piante selvatiche (Demetra)

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

lunedì 26 settembre 2016

Il lapislazzuli

Il Terzo Occhio della tradizione magica.


Care consorelle e confratelli,
conosciuto sin da epoche remote sia in architettura sia in gioielleria, il lapislazzuli è considerato dalla tradizione un talismano naturale che assicura la protezione e la fedeltà, in particolare in riferimento al matrimonio, all'interno della sfera dell'amore.
Per la magia, questa pietra è correlata al terzo occhio e di conseguenza incrementa le potenzialità della mente, favorendo concentrazione e meditazione, in un generale allargamento dei sensi.
Che la Dea vi benedica

Elemento: Acqua, Aria.
Divinità: Nuit, Venere, Iside, Shu.
Sfera d'azione: amore, protezione, fortuna.

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

domenica 25 settembre 2016

L'aglio

Un ingrediente ordinario per tenere lontani i vampiri.


Care consorelle e confratelli,
l'aglio è noto da sempre per le sue proprietà disinfettanti, afrodisiache e antibatteriche, nonché come uno degli ingredienti principali della nostra cucina, ma, proprio per queste sue caratteristiche, è da sempre considerato anche un potente toccasana contro i malefici; non ultimo, è il rimedio per eccellenza per combattere il vampirismo.
Le streghe moderne lo usano per ripulire gli ambienti malsani, grazie a spicchi o coroncine sistemati nei pressi della porta di casa o alle finestre.
Posto sotto l'elemento Fuoco, è dominato da Marte.
Che la Dea vi benedica

sabato 24 settembre 2016

Decotto di bardana

Un decotto per risolvere i problemi della pelle.


Care consorelle e confratelli,
già vi ho parlato della bardana nella tradizione magica, e oggi vorrei fornirvi ulteriori dettagli e curiosità per prepararne un decotto.
Le sue radici sono considerate depurative per tutto quanto riguarda l'apparato circolatorio, ma anche diuretiche e sudorifere. Le foglie hanno invece proprietà antibatteriche, ammorbidenti, cicatrizzanti e antireumatiche. I semi hanno infine un'azione purgante.
Viene spesso usata per curare problemi della pelle quali acne, eruzioni cutanee e scottature, così come la caduta prematura dei capelli, mentre in cucina la si utilizza perlopiù in insalate e giardiniere.
Bollire due manciate di radice fresca tagliuzzata in un litro d'acqua e berne due tazzine al mattino a digiuno ostacola la formazione dei foruncoli. Questo decotto, applicato in compresse, è in grado anche di facilitare la cicatrizzazione. Sempre per uso esterno, le foglie pestate e poste sulle ferite sono cicatrizzanti e anch'esse possono essere bollite in acqua o nel latte per prepararne delle garze antireumatiche.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

giovedì 22 settembre 2016

Buon equinozio d'autunno!

Riflettiamo sotto un pioppo bianco sui frutti del raccolto!


Care consorelle e confratelli,
festeggiamo oggi l'equinozio d'autunno, momento dell'anno in cui, a seguito dell'estate, torna l'equilibrio tra il giorno e la notte. Si tratta di un periodo in cui è opportuno fermarsi un attimo a riflettere sui frutti del nostro raccolto, oggigiorno più metaforico che materiale (per quanto anche il mio orticello ne abbia prodotto assai pure in senso letterale).
Nel calendario celtico degli alberi, l'Ogham, l'albero simbolo di questa giornata è il pioppo bianco (Eadha, lo vedete in veste giustappunto autunnale nell'immagine in alto), metafora di sopravvivenza dell'anima dopo la morte, nonché simbolo di salute, forza e fortuna.
Vi ricordo che, in saluto all'estate, è in corso una promo a 99 centesimi su tutti i miei ebook valida fino a domenica e che lo spin-off di Spettabile Demone avrà i suoi presupposti in La fine della notte/Le spose della notte 3 (leggi qui i dettagli).
Che la Dea vi benedica

lunedì 19 settembre 2016

Salutiamo l'estate con una superpromo!

Tutti i miei ebook a 99 centesimi fino a domenica!


Care consorelle e confratelli,
siamo vicinissimi all'equinozio d'autunno, la temperatura al mattino si sta leggermente abbassando e negli ultimi giorni sulla nostra penisola è arrivata pure un po' di pioggia.
Mentre aspettiamo che torni l'equilibrio tra il giorno e la notte, e che sia tempo di godere dei frutti del raccolto, voglio salutare la fine dell'estate con una promozione che riguarderà tutti e sei i miei ebook. Potrete difatti trovarli al prezzo di 99 centesimi fino alla giornata di domenica 25 settembre.
Vi ricordo che lo spin-off di Spettabile Demone s'intreccerà con alcuni personaggi di Le spose della notte, Luna di notte/Le spose della notte 2 e La fine della notte/Le spose della notte 3, ma chi fosse già in pari troverà scontati anche i due autoconclusivi: Il diavolo e la strega e L'Alchimista Innominato (sui titoli in fucsia trovate le trame corrispettive e i link per l'acquisto).
Auguro a tutti un grandissimo raccolto... e che la Dea vi benedica!

domenica 18 settembre 2016

La felce

La calma e la saggezza che prosperano nei nostri boschi.


Care consorelle e confratelli,
esistono molte piante dietro la definizione di "felce", ma, in genere, quando ne parliamo, intendiamo quella "maschio", diffusissima nei nostri boschi e riconoscibile dalle belle foglie ornamentali di un verde molto acceso.
La tradizione popolare assegna a questa pianta maggiore importanza se raccolta nella magica notte delle erbe di San Giovanni, subito prima del sorgere del Sole. La si ritiene difatti un ottimo portafortuna, non tanto per le foglie, quanto per i semi, che è possibile raccogliere in sacchettini talismanici. Le foglie bruciate con l'incenso tengono tuttavia lontane le negatività, mentre l'essenza ricavata dal vegetale propizia calma e saggezza.

sabato 17 settembre 2016

I vini delle streghe #2

4 brevissime ricette da degustare insieme.


Care consorelle e confratelli,
torno oggi a parlare di vini delle streghe, con una seconda puntata dedicata ad altre quattro piccolissime ricette.

VINO DI ANGELICA

Occorrente: 1 l di marsala, una manciata di radici di angelica selvatica, cannella.

Le radici di angelica vanno sciolte nel marsala con la cannella. Lasciare a macerare il tutto in un recipiente a chiusura ermetica per 4 giorni vi fornirà un ottimo digestivo.

VINO ALL'ASSENZIO

1 l di vino bianco, 40 gr di sommità fiorite di assenzio.

Le sommità fiorite dovranno macerare nel vino bianco per 8-10 giorni, durante i quali il recipiente dovrà essere spesso agitato. In seguito sarà possibile filtrare.

VINO DI BETONICA

Occorrente: 1 l di vino bianco secco, 30 gr di foglie di betonica essiccate.

Dopo aver ben sminuzzato le foglioline di betonica, dovrete unirle al vino e lasciarle a macerare per 8 giorni. Durante la macerazione, dovrete agitare spesso il recipiente; poi potrete filtrare con una garza.

VINO ALLA BISTORTA

Occorrente: 1 l di vino bianco, 50 gr di sommità fiorite di bistorta essiccate.

I fiori essiccati e ben triturati dovranno macerare nel vino per 8 giorni, durante i quali sarà opportuno agitare spesso il recipiente. Si potrà in seguito colare il tutto con una tela.

Per approfondimenti:
Roberto Chiej Gamacchio - Piante selvatiche (Demetra)

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

venerdì 16 settembre 2016

Decotto di asparago

Un tonico da sfruttare in molte maniere.


Care consorelle e confratelli,
chi non ha mai mangiato un risotto agli asparagi o non li ha intinti almeno una volta in un pinzimonio? Del resto, già di antichi egizi li coltivavano, ed è grazie alla Grecia se sono arrivati in seguito in Italia e in Francia.
Fra le sue proprietà, c'è quella di stimolare l'afflusso di sangue nella zona pelvica, e quindi di favorire il ciclo mestruale, ma è considerato anche un ottimo digestivo, calmante, antispasmodico, diuretico e grande apportatore di vitamine A, B e C.
Per prepararne un decotto, oppure un infuso, ci occorrerà una manciata di radici fresche di questa pianta per ogni litro d'acqua bollente. Se ne possono bere due tazze al giorno. Mangiarne inoltre 500 grammi ogni due giorni può servire come tonico per i reni.

giovedì 15 settembre 2016

La pervinca

L'erba dell'amore per la tradizione stregonica.


Care consorelle e confratelli,
secondo la tradizione magica, questo alberello delle nostre regioni più fresche è un'erba d'amore. Sin dall'antichità era una delle piante più utilizzate all'interno delle pozioni e dei filtri, tanto che i Caldei la dedicarono ad Astarte, mentre per i Greci era ottima contro l'esaurimento. Durante il Medioevo e il Rinascimento era considerata di conseguenza un'erba delle streghe e si diceva che queste ne confezionassero ghirlande e corone con cui si adornavano nel corso dei festini, date anche le sue proprietà afrodisiache.
La tradizione, pertanto, consiglia di preparare ancora una ghirlanda di pervinca da appendere sulla porta per propiziare l'amore, meglio ancora se associata a vischio e verbena.

mercoledì 14 settembre 2016

Il legno pietrificato

Il fossile della reincarnazione.


Care consorelle e confratelli,
per quanto si tratti del fossile di una pianta e non di un vera e propria pietra, talvolta capita di incontrare il legno pietrificato all'interno dei manuali di cristalloterapia.
Questa particolare formazione, a metà strada fra il mondo vegetale e quello minerale, si origina grazie a parti di acqua ricche di elementi che vanno a sostituire le sezioni organiche decomposte. Abbiamo dunque una sorta di cristallo di legno, che può assumere vari colori a seconda della pianta da cui si è generato. Nell'immagine, per esempio, vedete un pezzo di tronco di una foresta cinese donatomi tempo fa da una persona a me cara che non c'è più e che io custodisco gelosamente.
Ma quali sono le sue proprietà in campo terapeutico, secondo la tradizione?
Pare che riduca l’invecchiamento fisico, che prevenga di conseguenza l'arteriosclerosi e che sia un ottimo coadiuvante in caso di disturbi ossei, come la decalcificazione.
In campo magico, è la pietra della reincarnazione per antonomasia, perché risveglia i ricordi delle vite precedenti; ma è anche un amuleto utile per creare barriere energetiche che allontanano le negatività.

martedì 13 settembre 2016

La donna nell'Antico Egitto

Il ruolo attivo delle donne egizie nella vita quotidiana dei tempi dei faraoni.


Nell’antico Egitto, l’individuo femminile era una persona giuridica con gli stessi diritti degli uomini, nonché proprietaria di beni di cui disponeva indipendentemente dalla potestà tipica delle società patriarcali, sotto cui ritornò però nelle epoche oscure delle prime due dinastie e nei tre periodi intermedi. Al di fuori di questi intervalli, pure il culto funerario era individuale e in villaggi in cui era predominante l’attività operaia, se impossibilitata a lavorare in squadra per questioni di scarsa forza fisica, la donna entrava a far parte del tribunale che amministrava le opere, oppure si adoperava nel campo degli ordini per l’approvvigionamento dei materiali.
Se i mariti spesso le definivano “sorelle” nei componimenti poetici a loro dedicati, dall’Antico Regno esisteva persino il divorzio. Talvolta il motivo risiedeva nel ripudio del marito a causa dell’adulterio, ma non mancano testimonianze su donne che abbandonarono il marito per le stesse ragioni e che ricevettero indennizzi.
Ovviamente in questa società era ancora forte il culto della Dea Madre, in particolare Iside, per cui erano molte anche le ‘spose divine’ consacrate alla vita del tempio, ma non meno note erano diverse Regine quali Nefertari, celebre sposa di Ramses II o Nefertiti, moglie di Akhenaton, il faraone eretico (vedi qui gli approfondimenti sulla morte del figlio Tutankhamon).
Le donne avevano dunque un ruolo attivo nella vita di corte e del clero, e la loro educazione era pari a quella impartita ai maschi; anche le femmine di estrazione modesta potevano accedere alle scuole del palazzo e del tempio, fino a conseguire specializzazioni e intraprendere una carriera a corte, fra cui quella di scriba. Non rare erano pure le proprietarie terriere o le figure dedite ad attività artigianali (tutti femminili erano i settori produttivi legati a cosmesi e acconciature, per esempio).
Insomma, aspetti non certo scontati alla luce di quanto il Medioevo ci portò indietro per opera delle grandi religioni monoteiste...

Consigli di lettura:
Enrichetta Leospo - Mario Tosi – La donna nell’Antico Egitto (Giunti)

lunedì 12 settembre 2016

No alle cure alternative per i disturbi gravi

Se avete un disturbo lieve una tisana fa bene, ma se il problema è grave non affidatevi ai santoni!


Dati i vari casi di morti evitabili di cui ci giunge spesso notizia, e visto che su questo blog tratto spesso di cure naturali e alternative, mi sento in dovere di specificare la mia posizione a chi talvolta mi legge e forse non ha ben chiare le mie idee in merito.
Studiare l’antropologia e l’evoluzione delle scienze è molto affascinante, così come può apparire ‘magico’ guarire da alcuni disturbi grazie ai frutti della terra, ma non sempre è possibile e, se di evoluzione parliamo, all’evoluzione dobbiamo dar retta.
Che il tè verde è diuretico e antiossidante è noto a chiunque, così come sappiamo che un bicchiere di latte col miele aiuta a calmare la tosse e sciogliere il muco nei bronchi e, fra le tante, alcune erbe hanno proprietà antiemorragiche o antispastiche. Le proprietà delle piante sono del resto alla base della medicina tutt’oggi riconosciuta; gli alchimisti sono i precursori dei chimici (il bicarbonato e la soda, per esempio, sono stati creati in laboratori alchemici), e a tutti voi sarà capitato di leggere ‘bugiardini’ di medicinali per scoprire che i principi attivi erano naturali.
Se però il problema – di qualsiasi tipo – è serio, dovete affidarvi ai suggerimenti del vostro medico curante; se addirittura il problema è grave – vedi i tumori – non c’è santone (di qualsiasi religione!) che possa compiere miracoli o magie: la pozione magica più potente contro il cancro – almeno per il momento  si chiama “chemio” e dovete impedire che la gente vi faccia il lavaggio del cervello.
Una storia fantasy aiuta a far evadere momentaneamente dai problemi della realtà quotidiana, ma questi problemi vanno poi affrontati giustappunto nella realtà.
Buone letture e buona vita!

domenica 11 settembre 2016

La Pietra di Luna

L'Adularia, la Selenite e la Rainbow Moonstone NON sono la stessa pietra!


Care consorelle e confratelli,
sotto il nome Pietra di Luna circolano almeno tre pietre diverse tra loro, e sto notando che, sul web, i post in materia sono molto confusi, quindi mi piacerebbe definire una volta per tutte cosa sono sia l'Adularia sia la Selenite, ovvero - innanzitutto - NON LA STESSA GEMMA.
Tanto per cominciare, una delle Pietre di Luna più commercializzate è la Rainbow Moonstone o Labradorite bianca; la più diffusa è blu, ed è nota soprattutto per il gioco ipnotico e il conseguente fascino prodotto dalle rifrazioni cangianti (motivo per cui è spesso montata su argento). Dai riflessi opalescenti, rosa o celestino su bianco lattiginoso, è la più 'spacciata' per Pietra di Luna, ma non ha niente a che vedere con le altre due.
La Selenite è un gesso nobile e spesso la troviamo in forma di rosette (simili alle cugine 'rose del deserto') o 'gomitolini', ma non è raro averne dei burattati o barrette candide somiglianti ai gessetti da lavagna.
L'Adularia è meno iridescente della Labradorite e tendente al color bianco o beige con striature filamentose che ricordano quelle di una caramella dura.
In riferimento alle proprietà, l'Adularia scioglie le emozioni frenate dall'inconscio, aiuta a non reagire in maniera eccessiva, mitiga gli impulsi aggressivi derivati da un cattivo rapporto con la madre, sprona gli uomini ad armonizzarsi con il proprio lato femminile e per le donne è utile per tutto quanto riguarda lo stress correlato al ciclo mestruale. La troviamo in rapporto con ciò che concerne la chiaroveggenza e la divinazione, in particolare in riferimento al sonno e ai sogni. Se montata su anello e indossata sull'anulare, pare che stimoli la creatività.
La Selenite, invece, è maggiormente legata alla sfera dell protezione, per quanto contribuisca comunque al controllo dell'irritabilità e allo scioglimento delle sovrastrutture del pensiero, nonché come stimolante per la fantasia e la veggenza.
Ho parlato dell'Adularia nel primo volume della trilogia delle Spose della notte, perché le streghe della Congrega la posizionano sotto i guanciali per pilotare i sogni, e ne parlerò ancora in questo senso nello spin-off di Spettabile Demone, dove tornerà anche la Grande Madre Titania delle Spose.
Si tratta in definitiva di pietre simili, che facilmente possono essere scambiate a causa del riferimento alla Luna e il caos che talvolta domina fra le bancarelle, ma non sono la stessa gemma.
Invece di rimandarvi a Google con le parole chiave, dove la confusione aumenterebbe, vi mostro nella foto in alto qualche gingillo pescato dalla mia collezione, l'uno di fianco all'altro: le prime tre pietre (su ciondolo, su anello e sfusa) sono esempi di Labradorite bianca; la quarta di Selenite (in gesso) e finalmente... un burattato di Adularia! Adesso è chiaro che non sono così simili come si pensa e che qualcuno sulle bancarelle mescola troppi ingredienti nel calderone?
Che la Dea vi benedica

Elemento: Acqua.
Divinità: tutte le dee lunari.
Sfera d'azione: veggenza, attività psichica, protezione, proiezione.

sabato 10 settembre 2016

Il pepe

Una spezia d'amore rinomata sin dal Medioevo.


Care consorelle e confratelli,
forse non tutti sanno che il pepe è una liana rampicante originaria dell'India. Le bacche sono inizialmente raccolte a grappolo e, una volta essiccate al sole, diventano i grani che troviamo sulla nostra tavola.
Rinomato sin dal Medioevo e considerato prezioso quasi quanto l'oro, il pepe già serviva perlopiù come spezia per insaporire i cibi, ma era considerato anche un ottimo afrodisiaco.
Su un piano magico, aiuta a conseguire il successo, in particolar modo per quanto riguarda le questioni sentimentali; il pepe allontana la gelosia, l'invidia, protegge i familiari e favorisce il matrimonio e la fortuna.

venerdì 9 settembre 2016

Le druide

Profetesse, barde, dottoresse, ambasciatrici, giudici e guerriere...


Care consorelle e confratelli,
da tempo, le fonti ci confermano l’esistenza di femmine tra i druidi, dato il ruolo determinante all’interno della società celtica della donna, detentrice di diritti e posizioni che superavano di gran lunga quelli delle contemporanee greche e romane.
Nella storia, incontriamo difatti tante figure autorevoli, dalla regina e comandante di guerra Boudicca (61 d.C.) ad altre regine guerriere quali Medb del Connacht, che comandava personalmente il suo esercito, o come Scathach, maestra di armi di Cuchulainn, e sua sorella Aoife, altra nota guerriera. Cartimandua è stata capo dei briganti britannici intorno al 43-69 d. C e, quando suo marito tentò di rilevarne il posto nel regno, lei divorziò e sposò il suo auriga. Per non parlare della prima condottiera gallica Onomaris, del capo dell’intera Irlanda dal 377 a 331 a. C. Aed Ruadh, e di tutte le eroine nella guerra contro Roma.
Sacerdotesse, profetesse, barde, dottoresse, ambasciatrici, giudici e avvocati, le donne godevano dei diritti di successione, e potevano dunque divorziare.
Dal concetto di “dea madre” a quello di “padre degli dèi”, però, il passo fu breve, e l’introduzione del cristianesimo per opera dei Romani spazzò quest’uguaglianza fra uomo e donna (per quanto, nei primi anni di ibridazione fra le due Chiese, le donne continuassero a occupare posizioni interdette alle coetanee d’oltralpe).
Romani che comunque non mancano di tramandarci leggende su queste donne, come succede a Tacito per la profetessa Veleda, autorità in campo politico che dominava un vasto territorio; così come a Dione Cassio per Ganna, che succedette a Veleda.
Nonostante queste donne non vengano mai chiamate esplicitamente druide o druidesse, anche Pomponio Mela, nel “De Chorographia”, cita le sacerdotesse dell’Isola di Sena, che conoscevano il futuro e fornivano oracoli ai marinai. E persino Strabone, nel citare un’isola simile a quella di Sena, parla di donne che servivano una divinità associabile a Bacco e sottolinea il fatto che fossero indipendenti dai loro mariti (confermando al contempo la diffusione del matrimonio nella casta sacerdotale). Ma di profetesse parla anche Elio Lamprido dell’"Historia Augusta", così come Flavio Vopisco.
La tradizione celtica è ovviamente ancora più ricca di riferimenti e Seathrun Céitinn ci narra delle custodi dei fuochi sacri irlandesi, mentre Gwynn, nel saggio “Metrical Dindshenchas”, porta numerosi esempi come ‘la’ Capodruido Gaine, e molti nomi di druide sono conservati nella letteratura irlandese antica, in particolare nell’epica.
Se le volete conoscere tutte, vi suggerisco il saggio di Peter Berresford Ellis “Il segreto dei druidi”, di cui già vi ho parlato in svariate occasioni all’interno dei Consigli Magici.
Che la Dea vi benedica

giovedì 8 settembre 2016

Come personalizzare il gadget dei lettori fissi

Il gadget predefinito non soddisfa le vostre esigenze? Ecco la soluzione!


(sfondo © pixabay)

Il gadget predefinito di Blogspot per i lettori fissi con i quadratini e le faccette vi ha stufato? Per qualsiasi altro motivo volete personalizzarlo per adeguarlo al vostro blog e ai vostri colori?
Magia!
Potete prepararvi il bottone che volete e, dopo averlo caricato su Picasa, un album di Google o dove preferite, salvatene l'url. Recuperate poi l'ID del vostro blog: aprite un qualsiasi vostro post già pubblicato, cliccate su "modifica" e copiate la serie di numeri sulla barra dell'indirizzo prima della dicitura #editor.


Infine dovete incollare questo codice html in un qualsiasi gadget predisposto, sostituendo al mio ID il vostro ID e all'ultimo url, quello dell'immagine in .png, quello della vostra. Facile, no?

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Buona fortuna!
Ah, dimenticavo... se vi andasse di cliccare sul mio bottoncino che è qui a sinistra...

mercoledì 7 settembre 2016

Tisana di angelica e achillea

Piante a ombrello per tisane depurative.


Care consorelle e confratelli,
già vi ho parlato in precedenza dell'achillea o millefoglie, anche in riferimento alla tisana con menta e camomilla, e oggi voglio proporvene un'altra da unire all'angelica.
Questa pianta che vive perlopiù in luoghi boschivi, ombrosi e umidi fiorisce da luglio a ottobre e si usa in cucina per preparare minestre e confetture. Le sue proprietà sono svariate: toniche, digestive, espettoranti, sedative e depurative.

Per circa 2,5 litri di tisana, ce ne occorreranno 20 grammi, più 10 di parte verde di achillea (notare che tutte le piante a ombrello si somigliano un po', quindi fate attenzione, se le raccogliete da sole: proprio queste ultime due, per esempio, non sono molto dissimili), 10 di melissa e di 10 di fiori di arancio, più zucchero a piacere, dopo aver fatto risposare per 15 minuti e filtrato. Se non dolcificata, se ne possono bere fino a 3 bicchieri al giorno contro i dolori di stomaco dovuti allo stress.
La variante dell'infuso prevede una manciata di radice per 1 l d'acqua da bollire e far riposare per 20 minuti.

lunedì 5 settembre 2016

La bardana

Fiori essiccati per ritrovare il vigore fisico.


Care consorelle e confratelli,
questa pianta, chiamata anche "lappola" o "personata" fa parte delle Composite ed è molto diffusa in tutta Italia. In tempi non troppo remoti, veniva usata per sbiancare la pelle troppo scura, ma è da sempre nota come erba medicamentosa.
I fiori, da raccogliere nella Notte di San Giovanni, vanno fatti essiccare e disposti in piattini da sistemare per casa. In magia, si tratta difatti di un prezioso talismano che preserva dalle malattie, e le streghe la usano nei rituali per ritrovare la salute e il vigore fisico. Non è un caso se la tradizione è arrivata sino ai giorni nostri sotto forma di inconsapevoli recipienti di fiori essiccati per profumare l'ambiente...

venerdì 2 settembre 2016

Il giorno della vigna

Buon mese di Muin!


(La mia uva fragola)

Care consorelle e confratelli,
nel calendario Ogham, di cui vi parlo ogni mese (vedi l'elenco dei giorni speciali usciti finora nella sezione "Festività e ricorrenze" dei Consigli magici), il  settembre è dedicato per ovvie ragioni di maturazione e raccolto alla vigna (Muin).
Il vino è una bevanda solare cara alla spiritualità del cristianesimo, ma la vite è vista al contrario dalle streghe come una pianta lunare, dato che le fasi di questo satellite ne determinano la crescita, e il fermento che trasforma 'alchemicamente' l'uva in vino è a ben vedere un fungo, creatura anch'essa legata alla Luna.
In chiave positiva, il vino dona ebbrezza mistica e ispirazione, e permette il contatto con gli spiriti che abitano in altre dimensioni; nei rituali conviviali stregonici, difatti, è utilizzato come bevanda sacra che disinibisce e allarga la coscienza.
In ultima istanza, vorrei ricordare la proprietà purificatrice di un derivato del vino: l'aceto.
Che la Dea vi benedica