lunedì 31 ottobre 2016

Buon Samhain con... la zucca!

Buon Capodanno stregonico!


Care consorelle e confratelli,
ogni strega che si rispetti questa notte festeggerà il Grande Sabba di Hallowe'en. Per Grande Sabba, come al solito, non intendo le celebrazioni della morte che la tradizione cristiana ha portato fino a noi in riferimento a questo periodo dell'anno, ma una ricorrenza lieta che nel calendario degli antichi druidi è denominata Samhain: la fine dell'estate e il conseguente inizio della lunga stagione invernale. Per questo motivo viene considerato il capodanno stregonico e, sempre in riferimento a ogni capodanno che si rispetti, il vino dovrà scorrere a fiumi, per permettere alle coscienze di allargarsi e di entrare in contatto in maniera gioiosa con le altre (o alte) sfere.
Come tutti voi sapete, in molte parti del mondo è d'uso posizionare sul davanzale zucche decorate, perché si dice che tengano lontane le anime defunte inquiete; ma il paganesimo considera semmai la zucca simbolo di abbondanza, e sin dall'antichità è stata associata alla resurrezione, in quanto frutto enorme, ricco di semi che garantiscono fertilità e continuità.
Le streghe moderne sono solite divinare con i semi di zucca gettandoli a terra e scrutando le figure che si formano.
Come curiosità finale, vorrei presentarvi la "zucca matta", che non è una vera e propria zucca, ma una pianta erbacea rampicante chiamata anche "vite bianca." La radice ha proprietà purganti, ma, essendo tossica, ha bisogno dell'autorizzazione del medico per essere usata. Tuttavia, per uso esterno è innocua, e gli impacchi possono dare sollievo a parti del corpo doloranti in caso di reumatismi o tumefazioni ghiandolari.

domenica 30 ottobre 2016

Legione magica

Arriva l'11 novembre il sequel di "Spettabile Demone"!


Dodicimila anni. Un amore oltre la morte. E una promessa da mantenere…

Torna Damien di Spettabile Demone ma dovrà vedersela con Jeremiah delle Spose della notte!

Maya è sul tetto di un palazzo, non ha più nulla da perdere, ed è decisa a farla finita. L’apparizione di un uomo bellissimo dalle ali piumate la distrae dal suo proposito e la trascina in un vortice di passione e visioni che al risveglio la lascia senza memoria. Così la rinviene Damien, demone caduto dal passato discutibile e un gran caratteraccio, che si ritrova tuttavia costretto a portarsela dietro in un mondo di creature magiche di cui Maya mai avrebbe immaginato l’esistenza. Entrambi sono interessati a rintracciare l’essere che si è dileguato sul tetto: Damien perché potrebbe guadagnare la redenzione, seppur a costo di vincolarsi ai servizi segreti magici guidati dal potente Magus Jeremiah; Maya perché capisce a poco a poco di non essere la comune mortale che ha sempre creduto, e di essere legata da un ciclo di reincarnazioni irrisolto a questo misterioso Seth di Atlantide, che non pare intenzionato a farsi ritrovare...

In questo romanzo autoconclusivo incontriamo di nuovo alcuni personaggi di “Spettabile Demone” e della trilogia “Le spose della notte.”

Numero di pagine: 222
Prezzo: 1,99 euro
Data di uscita: 11 novembre 2016

venerdì 28 ottobre 2016

Il giorno del tiglio

Buon mese di Peith!


Care consorelle e confratelli,
il 28 ottobre, nel calendario celtico degli alberi (Ogham), inizia il mese dedicato al tiglio (Peith) e la giornata di oggi è a esso consacrata.
Questa folta pianta dalle foglie cuoriformi e dai fiori profumatissimi è venerata sin da epoche remote, quando veniva considerata "l'albero della giustizia", in particolare nell'Europa Settentrionale.
La tradizione gli assegna poteri ambigui, volti anche al nero, ma noi che siamo streghe buone ne assorbiamo solo le proprietà benefiche, ovvero il propiziarsi le vincite giudiziarie e le vittorie in tribunale (se è l'albero della giustizia, un motivo ci sarà...); in più, lo utilizziamo come rimedio contro l'insonnia e il nervosismo, sotto forma di tisana.
Che la Dea vi benedica

giovedì 27 ottobre 2016

Preparati di caprifoglio

Infusi, decotti e tisane con foglie e fiori di caprifoglio.


Care consorelle e confratelli,
questa pianticella rampicante comune nei boschi e nelle siepi del nostro paese è conosciuta anche come 'abbracciabosco' o 'madreselva' e fiorisce da aprile a luglio. I fiori sono molto profumati e variano dal rosso al bianco, passando per il giallo. Ne esistono varie specie, ma solo quella alpina ha proprietà astringenti e diuretiche.

Se ne può preparare un decotto con la corteccia (il 2% della bevanda), oppure un succo di frutta purgante, spremendo 4 o 6 frutti freschi.

Infusi e decotti di foglie, in genere, vengono utilizzati come colluttori per le infiammazioni della bocca e, applicate fresche, le foglie curano ferite o piaghe superficiali. Con una proporzione dell'1-2% sull'intera bevanda, infine, la tisana di foglie agisce come neurotonico.

Il caprifoglio può essere usato anche come aperitivo, se lasciato a macerare nell'acqua bollente (1-3 cucchiaini ogni 200 cc di acqua) per 30-40 minuti, e in seguito filtrato e addolcito con il miele.

Un'ultima tisana (stavolta di fiori) può vederlo miscelato con fiori di robinia e meliloto essiccati, più foglie di pelargonio. Bastano 2 cucchiaini di miscela su 200 cc d'acqua (calda, ma non bollente). Questa bevanda potrà aiutarvi a rilassarvi in compagnia di un buon libro.

mercoledì 26 ottobre 2016

L'ematite

Uno specchio contro le negatività.



Care consorelle e confratelli,
questo minerale ferroso cristallizzato è molto diffuso in natura e conosciuto sin da tempi lontanissimi.
Di colore grigio/acciaio, quasi riflettente, è dotato di una luce che sembra donargli vita, e in bigiotteria sono diffuse collane composte di pietre di ematite levigate.
Il suo utilizzo in magia risale a epoche antichissime. Oltre a essere correlata ai problemi del sangue per il legame con il ferro, è nota anche per le proprietà respingenti di protezione contro le negatività, proprio grazie alla sua sembianza di 'specchio.'
Che la Dea vi benedica

Elemento: Fuoco.
Divinità: Marte, Vesta, Agni.
Sfera d'azione: proiezione, rinvigorente, benessere, salute.

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

martedì 25 ottobre 2016

Decotto di bistorta

Un colluttorio naturale dalle Alpi e dagli Appennini.


Care consorelle e confratelli,
questa pianta perenne conosciuta anche come 'serpentina' si trova perlopiù nelle zone umide montane e submontane ed è molto ricercata dalle mucche, che ne sono ghiotte. La ricca presenza di tannino l'ha resa importante nel tempo anche per l'industria conciaria.
Ha proprietà decongestionanti, astringenti, antidiarroiche, antiemetiche ed emollienti.
60 gr di rizoma (30 se vi risulta troppo forte) in 1 l di acqua possono dar vita a un colluttorio naturale, in quanto la pianta si rivela astringente in caso di infiammazioni delle mucose della bocca. Utile anche per le irrigazioni vaginali, è utilizzata in generale per lavare piaghe e ferite sanguinanti.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

lunedì 24 ottobre 2016

La verbena

La Regina della notte di San Giovanni.


Care consorelle e confratelli,
per le sue proprietà afrodisiache, questa pianticella dai caratteristici fiori lilla è da sempre associata a Venere.
Regina della magica notte delle erbe di San Giovanni, era tenuta in grande considerazione in Gallia presso i druidi che, prima di predire il futuro, ne bevevano un infuso.
Nell'antica Roma, cingeva il corpo degli animali destinati al sacrificio e chi la portava su di sé era immune dalle tentazioni dei demoni.
Durante tutto il Medioevo, fu considerata un'erba delle streghe, che la utilizzavano per preparare filtri e pozioni d'amore, e si narra che addirittura ne confezionassero una giarrettiera di foglie intrecciate per recarsi ai sabba.
Pare che favorisca l'ispirazione poetica e il talento artistico, così come la sua essenza propizia amore e fedeltà. Viene utilizzata pure come agente di purificazione, per cacciare gli incubi e per favorire i sogni profetici.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

domenica 23 ottobre 2016

I vini delle streghe #3

Ancora quattro magiche ricette di vini stregonici.


Care consorelle e confratelli,
eccomi con una terza puntata (vedi qui la 1 e qui la 2) sui vini delle streghe e altre 4 piccole ma magiche ricette.

VINO DI BORRAGINE

Occorrente: 1 l di vino bianco, 50 gr di sommità fiorite di borragine essiccate.

I fiori di borragine ben tritati devono macerare nel vino per 8 giorni, ricordandosi di agitare ben bene il recipiente per tutto il periodo. Si potrà poi colare e filtrare per mezzo di una tela.

VINO DI BORSA DI PASTORE

Occorrente: 1 l di vino, 100-150 gr di borsa di pastore.

La pianta fresca, già sminuzzata, dovrà macerare nel vino per 8-10 giorni. Agitare spesso durante la macerazione e quindi colare.

VINO DI FIORDALISO

Occorrente: 1 l di vino bianco, 50 gr di fiori di fiordaliso essiccati.

I fiori essiccati e ben triturati dovranno macerare nel vino per ben 80 giorni, durante i quali il recipiente andrà agitato più volte. In seguito, si potrà colare e filtrare con una tela.

VINO DI GINEPRO

Occorrente: 1 l di vino bianco, 50 gr di bacche di ginepro, la scorza di 1 limone.

Porre le bacche pestate e la scorza nel vino. Lasciare a macerare il tutto per almeno 10 giorni.

Per approfondimenti:
Roberto Chiej Gamacchio - Piante selvatiche (Demetra)

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

sabato 22 ottobre 2016

Il peyotl

Il cibo degli dèi dei nativi americani.


Care consorelle e confratelli,
questa piccola pianta grassa è da sempre conosciuta come allucinogeno a causa della presenza di mescalina. Per la stessa ragione, in epoche remote, era considerata cibo degli dèi e di conseguenza si trattava di una pianta sacra. Gli sciamani Maya, Atzechi, Cicimeci e Nahua la utilizzavano nel corso delle loro cerimonie rituali, ma gli spagnoli cercarono di eliminare l'uso di questo 'cactus.'
I principi attivi contenuti dalla pianta durano a lungo, per cui poteva essere essiccata, prima di farne uso; è stata utilizzata da personaggi quali Castaneda, Aldous Huxley e Aleister Crowley, ma è bene ricordare che è vietata dalla legge italiana, per cui le streghe moderne è giusto che la conoscano ma solo da un punto di vista teorico.
Alcune tecniche di meditazione controllata sono state effettuate in passato da gruppi di studio sulla psicologia, ma la sostanza era comunque assunta sotto stretto controllo di persone competenti.
Ci limiteremo quindi a ricordare il rito del "bastone parlante", un rituale collettivo nativo americano in cui i partecipanti si dispongono in cerchio con la testa rivolta verso il centro, distesi, a formare una stella. Il bastone viene fatto girare e, a turno, chi lo impugna descrive le sensazioni che prova. In genere, l'energia che si crea viene sfruttata per amplificare i processi psichici e per focalizzare l'attenzione su un determinato fine. Le visioni provocate da questa sostanza sono multicolori, confuse e soggettive, ma possono diventare molto reali e tangibili, per cui ripeto che l'importante è conoscere la sua esistenza e le sue proprietà.
Che a Dea vi benedica

venerdì 21 ottobre 2016

Infuso di borsapastore

Una bevanda che potrebbe rivelarsi utile per molte donne...


Care consorelle e confratelli,
comunissima nei luoghi incolti dal mare alla montagna, la borsapastore (o borsa di pastore, borsacchina, erba raperina, erba di Giuda, capsella) deriva il suo nome dalla forma dei frutti che somigliano alle bisacce dei pastori e dei monaci questuanti; nel Medioevo era chiamata anche 'sanguinaria', per le sue proprietà emostatiche, riconosciute pure dalla moderna farmacopea. Questa pianticella ha anche proprietà astringenti, ipotensive ed eccitanti, e le rosette delle foglie possono essere consumate con l'insalata.
Un infuso di borsapastore può rivelarsi utile in caso di ciclo mestruale troppo abbondante; basta mettere una o due manciate di pianta fresca (o una di pianta secca) in 1 l d'acqua, lasciare in infusione per 15 minuti e berne 4 o 5 tazze al giorno. Per uso esterno (es: detergere piaghe o ferite), il decotto richiede le stesse quantità.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

giovedì 20 ottobre 2016

La festa di Pan

E Pan, l'eterno che su l'erme alture a quell'ora e ne i pian solingo va...


Care consorelle e confratelli,
per il calendario pagano, il giorno di oggi è dedicato al celeberrimo dio Pan.
Protettore della campagna, dei cacciatori e dei pastori, secondo la leggenda è figlio di Ermes e di una ninfa e nacque già barbuto, con le corna, il naso schiacciato, la coda, e le cosce e le zampe di caprone. La madre stessa, alla sua nascita, si spaventò, e non volle tenerlo con sé.
Il bambino venne quindi affidato a un'altra ninfa dell'Arcadia, ma anche questa madre adottiva non ebbe il coraggio di nutrirlo e lo abbandonò a sua volta.
Fu infine Ermes, impietosito, a raccoglierlo e ad avvolgerlo in pelli di animale per portarlo con sé sull'Olimpo.
Divenuto adulto, Pan cominciò a vivere nei boschi e sui monti. Allegro e giocoso, si divertiva a spaventare i viandanti.
Innamoratosi della ninfa Siringa, una volta che questa fu trasformata in canna, Pan costruì in suo onore il flauto pastorale che ancora oggi porta il suo nome.
Fra i templi più noti dedicati al dio Pan c'è quello sul monte Liceo in Arcadia.
I romani lo identificarono con Fauno.
Vi lascio alcuni versi famosi...

"E già pan furioso con la sanna
spezzò l'amata canna: ond'or piangendo
se stesso riprendendo, Amor losinga;
che de la sua Siringa si ricorda."

(Sannazaro, Arcadia, X, 123-126)

"E Pan, l'eterno che su l'erme alture
A quell'ora e ne i pian solingo va
Il dissidio, o mortal, de le tue cure
Ne la diva armonia sommergerà."

(Carducci, Rime Nuove, "Davanti San Guido", 61-64)

"Pan Dio, d'Arcadia, se siringa ancora
Ti piace, ed arde, come allor solea
Che te fuggendo canna si facea,
E tu piangendo la chiamavi ognora"

(Bandello, Il Canzoniere, "Pasceva Delio", 5-8)

mercoledì 19 ottobre 2016

Il topazio

Un nobile agente di protezione occulta.


Care consorelle e confratelli,
questa pietra preziosa proveniente dai giacimenti alluvionali è un silicato di alluminio e fluoro.
In magia, è considerato agente di protezione occulta: montato su un anello d'oro e portato sulla mano sinistra, pare che prevenga i pericoli e le insidie e che tenga lontano il malocchio.
Nel Medioevo si pensava che fosse un rimedio contro la depressione, ma era utilizzato pure per favorire la digestione e rinforzare le ossa.
Che la Dea vi benedica

Elemento: Fuoco.
Divinità: Ra, Helios, Balder, Agni.
Sfera d'azione: proiezione, energizzante, agente anti-magico, salute.

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

martedì 18 ottobre 2016

La canapa indiana

Oggi illegale, ieri 'vapore' sciamanico.


Care consorelle e confratelli,
questa pianta dalla fama assai discussa è coltivata da tempi antichissimi: se ne trovano tracce a partire dal 1.500 a. C., epoca in cui era impiegata sia per la fibra ricavatane sia come sedativo. Pare che in India ne venisse preparata una bevanda dal nome 'Indracarana' (cibo degli dèi).
A livello di tradizione magica, l'uso dell'hashish (parola che nella lingua araba in origine significava "erba", per quanto poi sia stata associata alla resina) ha risvolti legati alla concentrazione rituale, un po' come per gli sciamani nativi americani succedeva con il peyotl,  Alla stregonieria in particolare l'uso della cannabis non è correlato, ma non è possibile escludere che gli antichi popoli europei ne facessero uso. Erodoto difatti riferisce che gli Sciiti "prendono dei semi di canapa, indi si infilano sotto la pesante tela della loro tenda e li gettano su pietre rese roventi dal fuoco. Là essi si consumano diffondendo un vapore che nessun bagno termale greco potrebbe superare, e questo vapore strappa grida di gioia." Ovviamente, al giorno d'oggi, la cannabis è proibita nel nostro paese e rientra fra le sostanze stupefacenti.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

lunedì 17 ottobre 2016

Il tabacco

Un rituale comune per cui un tempo si veniva condannati a morte.


Care consorelle e confratelli,
l'uso di fumare tabacco è noto in America sin dall'epoca precolombiana e pare che sia stato proprio il nostro Cristoforo a portarlo in Europa.
Come tutti sappiamo, la nicotina è lievemente narcotica, e gli indiani d'America fumavano tabacco in occasione di rituali magici, aspirandolo attraverso grosse pipe di terracotta. Questa fama portò gli europei a coltivarlo su larga scala. Ecco cosa diceva André Thevet, frate di Angoulême che ne descrisse gli effetti nell'opera "Les singularitez de la France Antartique" (1558): "Gli indigeni chiamano quest'erba petun. Ne avvolgono una certa quantità, già secca, in una foglia di palma molto grande e la arrotolano fino a raggiungere la lunghezza di una candela, poi la accendono a una estremità, e aspirano il fumo con la bocca e il naso. Essi sostengono che è molto salutare per filtrare e per consumare gli umori superflui del cervello, inoltre, assorbita in questo modo, fa passare la fame e la sete per un certo tempo."
Non voglio essere diseducativa nell'invogliare all'uso delle sigarette, anche perché già lo fanno le streghe delle Spose della notte (seppure la protagonista di Spettabile Demone smetterà in una maniera assai particolare... per non parlare del Damien-pensiero...), ma è certo interessante affrontare l'argomento da un punto di vista storico-antropologico.
In Europa, in effetti, il tabacco venne considerato inizialmente una panacea (si pensava addirittura che paradossalmente guarisse la tosse!) e il suo uso dilagò tanto da diventare una moda, nonostante le condanne a morte che ne derivarono. Nel 1692, per esempio, alcuni monaci furono murati vivi per aver fumato. La Cina del 1600 decretava la pena di morte per i fumatori e la Persia dell'epoca li faceva impalare. In Italia, i consumatori di tabacco venivano scomunicati dal Papa, ma l'uso del fumo si impose comunque, e nel '700 entrò di nuovo all'interno della farmacopea.
Da un punto di vista magico, il tabacco riprese la proprietà attribuitegli dagli indiani d'America, ovvero procurare uno stato di calma interiore in fase pre-rituale, per predisporre alla meditazione e alla concentrazione.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

domenica 16 ottobre 2016

L'iperico

L'amuleto vegetale "scacciadiavoli."


Care consorelle e confratelli,
chiamato anche "scacciadiavoli" sin dall'antichità, l'iperico è per tradizione un amuleto vegetale che combatte le influenze negative e gli spiriti maligni.
Nel Medioevo, veniva usato per praticare esorcismi e la tradizione vuole che dove fiorisce non possano tenersi i festini delle streghe.
Già anticamente, con l'iperico si preparava il celeberrimo "olio rosso", un unguento ottenuto dalla macerazione dei suoi fiori in olio di oliva, utile per cicatrizzare ferite e scottature. Foglie e fiori mischiati alla verbena, invece, sono considerati un antidoto contro gli incubi, se sistemati sotto il materasso o ai piedi del letto.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

sabato 15 ottobre 2016

Decotto di calluna

Un tonico utile contro i reumatismi.


Care consorelle e confratelli,
conosciuta anche come brentolo e brugo, l'erica calluna è una pianta perenne comune sia in pianura sia in montagna, nei boschi, così come nei pascoli. Coltivata anche nei giardini, fiorisce da luglio a novembre e i suoi rami sono utilizzati per confezionare scope da giardinaggio. Talvolta viene usata per conciare le pelli e in alcuni paesi ha sostituito il luppolo nella preparazione della birra.
Bollire in 1 l d'acqua 30-50 gr delle sue sommità (essiccate) per 20 minuti può fornirci un decotto utile come tonico e diuretico. Se ne possono bere da 2 a 4 bicchieri al giorno.
Per uso esterno, invece, il decotto può essere applicato in compresse sulle parti doloranti, agendo sull'artrite e i reumatismi.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

venerdì 14 ottobre 2016

La belladonna

Una pianta da cui è bene non lasciarsi affascinare...


Care consorelle e confratelli,
la belladonna è un'erba che cresce nei boschi ombrosi, collinari e montani, fiorendo da giugno a settembre. I suoi derivati, quali l'atropina, sono usati in medicina come calmanti e sedativi del sistema neuro-muscolare.
Si tratta di una pianta VELENOSISSIMA e pertanto le streghe moderne è bene che ne conoscano le proprietà senza mettere le mani in qualcosa di pericoloso per operazioni 'fai-da-te.' Le bacche, per esempio, hanno un aspetto molto invitante, ma ne bastano un paio per uccidere un bambino, quindi è molto importante saperle individuare per evitare il peggio. 
Il nome che in botanica precede l'affascinante 'belladonna' è difatti Atropos, ovvero la più anziana delle tre Parche, colei che recideva il filo della vita. Se poi è passata alla storia con il secondo nome è stato perché nel Rinascimento le dame la utilizzavano sotto forma di collirio per dilatare le pupille e donare all'occhio uno splendore fuori dal comune. Era anche uno degli ingredienti preferiti dalle streghe nella preparazione di unguenti dall'effetto stupefacente.
Oggi limitiamoci a osservarla bene per saperla riconoscere... ed evitarla.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

giovedì 13 ottobre 2016

La lavanda

Non-solo-profumo!


(La mia lavanda)

Care consorelle e confratelli,
se la lavanda è conosciutissima in profumeria o comunque per tutto quanto ha a che fare con prodotti per la toilette, non tutti sanno che contiene un olio essenziale utile anche contro il mal di testa, la tosse, l'insonnia e l'ansia.
Quest'olio ha un effetto balsamico su tutte le vie respiratorie e, se in tisana non ha un sapore buonissimo, anzi, risulta molto forte e amara anche a basse dosi (proprio un cucchiaino raso-raso), è tuttavia un portentoso sedativo della tosse, soprattutto se bevuta prima di coricarsi in compagnia di una forte bronchite.
Per uso esterno viene spesso utilizzata per alleviare il dolore provocato dalle punture di insetti, ma è pure un ottimo cicatrizzante e lenitivo in generale.
La lavanda fa da sempre parte dell'erboristeria magica di base delle streghe e viene usata principalmente per profumare le candele fatte in casa.
Che la Dea vi benedica

mercoledì 12 ottobre 2016

Il diamante

La pietra dei maghi per eccellenza.


Care consorelle e confratelli,
così come il cristallo e i quarzi in tutte le loro forme e colori sono le pietre per eccellenza delle streghe, il diamante lo è per i maghi. Lavorare su o con un diamante implica difatti agire entro dei limiti in maniera più razionale che istintiva, un partire dalla materia grezza per arrivare all'oggetto prezioso, un po' come per gli alchimisti. Il cristallo è quindi della Luna, il diamante del Sole.
Sin dalle più remote epoche, il diamante è pietra di salute, gioia di vivere, armonia, equilibrio e amicizie feconde.
Ovviamente non tutti possono permettersene uno, ma chi ha la fortuna di possederlo ne apprezzerà la bellezza data dall'alto indice di rifrazione della luce.
La tradizione magica gli conferisce poteri utili alla meditazione e alla concentrazione. Può rimuovere i blocchi emotivi e le inibizioni, rendere i timidi più audaci e migliorare i rapporti con gli altri. Questa gemma è ritenuta anche pietra di pace e protezione, essendo particolarmente efficace contro ogni forma di negatività.
Che la Dea vi benedica

Elemento: Acqua, Aria, Fuoco.
Divinità: tutti gli dèi solari.
Sfera d'azione: protezione, pace coraggio, forza, salute, facoltà della mente.

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

martedì 11 ottobre 2016

Infuso di betonica

Emollienti ed espettoranti dei nostri prati.


Care consorelle e confratelli,
la betonica - conosciuta anche come erba tonica o erba buona - è un'erba perenne che cresce nei prati e nei boschi che vanno dalla pianura alle zone montane. Viene usata talvolta insieme alle Composite per decotti o minestre e ha proprietà eccitanti, emetiche, espettoranti ed emollienti.
Se ne può preparare un infuso lasciando a macerare la pianta essiccata e sminuzzata (20 gr ca) per 20 minuti in un litro di acqua bollente. Dopo aver filtrato, se ne possono bere fino a 3 o 4 tazzine al giorno. Le foglie fresche, invece, vengono pestate per uso esterno e in seguito applicate sulle piaghe da curare.

lunedì 10 ottobre 2016

La valeriana

Un blando ipnotico per allontanare lo stress.


Care consorelle e confratelli,
se tutti noi conosciamo le piccole pastiglie che aiutano a prendere sonno la notte in maniera molto ma molto blanda, non tutti forse sanno che da questa pianticella nonché dal suo nome deriva pure il ben più potente Valium. La farmacopea vegetale indica dosi per tisane o infusi che portano più o meno agli effetti di una tisana di camomilla e a questo proposito era già utilizzata da Greci e Romani. Durante il Medioevo, divenne poi nota come erba delle streghe, in quanto queste se ne servivano per preparare filtri e pozioni afrodisiache, giocando sull'effetto ipnotico. Ovviamente le streghe moderne ne sconsigliano un uso così disinvolto, ma la leggenda narra che cogliere un rametto di valeriana nella magica notte delle erbe di San Giovanni favorisca l'attività onirica e apra la mente, se in seguito sistemato sulla spalliera del letto. Posizionarne alcune foglioline nella vasca da bagno per massaggiarsi le tempie e la fronte allontana invece lo stress.

domenica 9 ottobre 2016

Un po' di me...

Care consorelle e confratelli...


Oggi volevo parlarvi di... Anonima Strega. Qui a sinistra e sulle mie pubblicazioni in generale leggete una biografia – per così dire – particolare e mi vedete sempre con indosso una maschera. Perché? Semplicissimo: mi diverto così.
È certo che l’occulto mi affascina, così come mi entusiasmano le storie fantasy e paranormali, per non parlare del mio romanticismo e dell’attrazione verso personaggi fuori dalle righe. Ho dei gatti e pure dei troll (per quanto questi ultimi non siano dotati in realtà di vita propria), e anche l’orticello che vi mostro spesso attraverso la pagina Facebook o i post dei raccolti magici è davvero qui accanto a me. Purtroppo, per quanto streghetta, non sono in grado di materializzare i soldini, e devo ancora finire di pagare il mutuo ricevuto in eredità. Nonostante questo 'antro', chi segue i miei consigli magici, con i post sui vegetali e i minerali, sa anche che tengo a precisare che sono contraria a qualsiasi cura alternativa in caso di disturbi gravi, per cui dobbiamo rivolgerci a degli specialisti.
Sono precaria che più precaria non si può (c'è ancora chi pensa che la scrittura in Italia sia un lavoro?), e molte delle persone da cui sono circondata farebbero storie se sapessero che scrivo queste strane robine, dunque sopportatemi così, dato che l’orto, le pietruzze, i gatti e i troll ci sono davvero. Anche se pure questa ragione può valere poco.
Per quanto io abbia ventilato più volte che in una “vita precedente” ho avuto a che fare con i libri, il mio anonimato non dipende nemmeno da misteriosi contratti restrittivi con cui in passato mi sono vincolata a qualcuno (c'è davvero chi ha questo problema, ahimè). I flash che ricevo di tanto in tanto in corso di “ipnosi regressiva” mi ricordano che ho firmato dei contratti, ma mai esclusivi.
In ogni caso, se questa vita precedente era ambientata in Italia, per esempio, di sicuro non ero inquadrata con il genere che volevo, perché da noi non funziona, dato il background mediterraneo-cattolico. E forse il punto è proprio questo.
Senza girare tarocchi o consultare sfere di cristallo, so che il succo sta tutto in ciò che mi piace fare, indipendentemente da richieste o tanto meno commissioni. Il bello del self publishing è proprio questo. La vita quotidiana è grigia e spesso difficile, e in fondo non sono mai me stessa come quando mi calo nei panni giocosi di Anonima Strega :)
Che la Dea vi benedica

venerdì 7 ottobre 2016

La verità sull'olio di palma

È davvero da demonizzare o si tratta solo di una moda?


Meglio sfatare subito quello che è ormai diventato un mito: l’olio di palma non è un male in sé, la letteratura medica non ha mai riportato nulla in merito alla sua tossicità. Quello che non fa bene è l’elevato contenuto di acidi grassi saturi, che troviamo del resto anche nella carne, nelle uova, nei formaggi e soprattutto nel burro (che ha composizione simile ed effetti identici). Come per questi ultimi alimenti, tutto dipende dal consumo che se ne fa, perché, se abbondante, è legato a rischi cardiovascolari. Ogni cosa è nociva se ne mangiamo troppa. Addirittura, alcuni ricercatori hanno scoperto che gli antiossidanti derivati dalla vitamina E contenuti in questo alimento possono contrastare i melanomi (i risultati sono stati pubblicati dalla rivista “Scientific Reports”: qui l'articolo).
L’Istituto Superiore di Sanità, tramite il sito del Ministero della Salute (qui il comunicato), ha ribadito che l’olio di palma non è tossico e gli eventuali problemi sono correlati alla quantità: una dieta sana e variata, come al solito, è alla base di una corretta alimentazione e, come per ogni alimento, gli obesi, i cardiopatici, gli ipertesi, gli anziani, i bambini o i forti consumatori di prodotti industriali devono stare particolarmente attenti.
Come il burro, quindi. Ma evidentemente il panetto non va di moda.
Quello che è più discutibile, semmai, è la conseguente deforestazione, con tutte le sue conseguenze sull’ecosistema. Non dobbiamo comunque dimenticare che la principale causa della deforestazione, su scala mondiale, non è certo l’olio di palma, se messo a confronto con l’estrazione del legname, la costruzione di strade e gli incendi. La campagna sull’olio di palma ‘sostenibile’, poi, ha lasciato il tempo che ha trovato, perché nei paesi maggiormente sfruttati per l’abbattimento degli alberi non esistono molte leggi a tutela dell’ambiente (in questo senso per l’Indonesia, per esempio, l’olio di palma è un problema più grave che su scala mondiale). Questo non giustifica i fatti, ma stavamo parlando d'altro.
Torniamo alla presunta tossicità. La frase sulla moda non era solo una battuta. Sappiamo tutti benissimo che le grandi aziende e le testate giornalistiche legate a un partito politico o a un altro sono in grado di manipolare i consumatori.
È certo che non tutti gli italiani possono permettersi - soprattutto di questi tempi - merendine o biscotti ‘firmati’, né a mangiare un plum cake del supermercato si muore.
Pensiamo a uno degli alimenti presenti un po’ in tutte le nostre case: la Nutella.
C’è l’olio di palma. Questo trend ha portato molte persone a pensare che fosse ‘cattiva’, e giù con le bufale da condividere sui social senza consultare le fonti. Poi magari queste stesse persone spalmano il burro ovunque.
Guardiamo l’etichetta: cacao, nocciole, zucchero, vanillina, latte in polvere, soia come emulsionante. Il ‘cattivo’ è solo l’olio di palma, che tuttavia - come riporta la tabella nutrizionale - è meno di un terzo dei grassi, che sono per due terzi insaturi.
La prestigiosa associazione di consumatori tedesca (non certo di parte) “Stiftung Warentest” ha valutato ventuno creme spalmabili alla nocciola, fra industriali e biologiche, e la Nutella è risultata al primo posto per qualità (qui i risultati). Per parametri che vanno dalla gradevolezza del gusto alla veridicità delle informazioni promozionali, dal profilo nutrizionale alla presenza di intossicanti, ha superato tutte le altre, in cui sono state riscontrate muffe causate soprattutto dal cattivo uso dei conservanti. Si tratta di intossicanti cancerogeni presenti anche in creme biologiche come la sempre nostrana “Nocciolata”, e in molte altre creme più costose ritenute salutari dai consumatori che seguono i trend senza controllare. Intossicanti assenti nella Nutella. C’è solo una piccola percentuale di grassi saturi (l’11% sul 33% dei grassi, meno del 3%, quindi). Le creme in cui al posto dell’olio di palma viene usato quello di girasole (che subisce più trasformazioni prima di arrivare al prodotto ultimato) hanno presentato un numero più elevato di tossine.
Consiglio, quindi, a chi ne ha la possibilità, di rivolgersi a un artigiano della cioccolata, prima di comprare prodotti biologici a caso, se proprio vuol fare l'alternativo, altrimenti è meglio rimanere con il nostro solito, caro, vecchio barattolo. Del resto, ci sono state tante campagne nei secoli che hanno demonizzato e bruciato al rogo chi usava prodotti naturali...

sabato 1 ottobre 2016

Ultimi aggiornamenti sul sequel di Spettabile Demone

Ancora qualche indizio sullo spin-off di Spettabile Demone e delle Spose della notte...


Care consorelle e confratelli,
perché "ultimi aggiornamenti"? Semplice: la prossima volta che vi fornirò ulteriori indizi sullo spin-off di Spettabile Demone e delle Spose della notte sarà per caricare su Amazon (confermo entro la fine dell'autunno) la prevendita del romanzo, quindi a quel punto già ci saranno trama e copertina definitive.
Ma dove eravamo rimasti?
Come ho detto più volte, Spettabile Demone era stato ideato come autoconclusivo, così come completa era la trilogia sulle streghe; tuttavia i larghi, nonché imprevisti, consensi per il Demone, soprattutto in riferimento al personaggio secondario di Damien, mi hanno spinta a scrivere un sequel, grazie anche all'aiuto di un personaggio visto per la prima volta in Luna di notte/Le spose della notte 2, Jeremiah, che anticipa in La fine della notte/Le spose della notte 3 in quale maniera Damien potrebbe tornare. Rivedremo anche le consorelle Titania, Diamara e Sibilla, e pure il mezzelfo Fulke (che ne combinerà delle belle) alle prese con il mannaro Wulfran, ma non incontreremo più gli ex protagonisti che hanno già risolto i loro problemi amorosi.
Tutti questi personaggi saranno dei comprimari perché, come anticipato la volta scorsa, si tratterà di una storia autoconclusiva, incentrata su una nuova coppia.
Dunque quali sono gli indizi in più?
Già ho rivelato qualcosa attraverso le mie pagine social e voglio fare un po' di confusione specificando anche qui che la storia avrà a che fare con Atlantide, gli antichi egizi, i druidi e il Graal, le cattedrali e la corte di Federico II, i grandi sabba scozzesi del periodo dell'Inquisizione e la Rivoluzione Francese. Che razza di calderone sconclusionato sarà? Be', se aggiungiamo il particolare che la pietra di luna verrà posta di nuovo sotto il cuscino e che a questa gemma si aggiungerà il legno pietrificato forse a qualcuno risulterà tutto più chiaro (altrimenti leggete qui il post sul legno pietrificato e troverete l'indizio risolutore).
A presto, dunque, con la trama definitiva, e buona lettura a chi ancora deve mettersi in pari con i volumi.
Che la Dea vi benedica