martedì 18 ottobre 2016

La canapa indiana

Oggi illegale, ieri 'vapore' sciamanico.


Care consorelle e confratelli,
questa pianta dalla fama assai discussa è coltivata da tempi antichissimi: se ne trovano tracce a partire dal 1.500 a. C., epoca in cui era impiegata sia per la fibra ricavatane sia come sedativo. Pare che in India ne venisse preparata una bevanda dal nome 'Indracarana' (cibo degli dèi).
A livello di tradizione magica, l'uso dell'hashish (parola che nella lingua araba in origine significava "erba", per quanto poi sia stata associata alla resina) ha risvolti legati alla concentrazione rituale, un po' come per gli sciamani nativi americani succedeva con il peyotl,  Alla stregonieria in particolare l'uso della cannabis non è correlato, ma non è possibile escludere che gli antichi popoli europei ne facessero uso. Erodoto difatti riferisce che gli Sciiti "prendono dei semi di canapa, indi si infilano sotto la pesante tela della loro tenda e li gettano su pietre rese roventi dal fuoco. Là essi si consumano diffondendo un vapore che nessun bagno termale greco potrebbe superare, e questo vapore strappa grida di gioia." Ovviamente, al giorno d'oggi, la cannabis è proibita nel nostro paese e rientra fra le sostanze stupefacenti.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

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