mercoledì 4 ottobre 2017

La purpurite

Per rivelare le nostre capacità non ancora sfruttate.


Care consorelle e confratelli,
non c'è dubbio sulla derivazione del nome di questa pietra scoperta nel 1905. Molto fragile, si graffia facilmente e, in gioielleria (dove viene tagliata a cabochon), il suo colore è generalmente rinforzato con un trattamento all'acido.
In litoterapia, è associata ai problemi correlati alla testa, e stimola il pensiero; libera dalle paure e dai blocchi emotivi, aiutandoci a promuovere la consapevolezza di noi stessi; allo stesso modo, facilita la coscienza a rivelare le nostre capacità non ancora sfruttate.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

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