mercoledì 18 settembre 2019

I miei uomini #21: Ignazio

"Ignazio, che ogni tanto viene fatto risorgere in vita, dalle sue ceneri contenute in un'urna..." - Dal blog "La mia biblioteca romantica"


Care consorelle e confratelli,
in "Le streghe della porta accanto" (vedi qui la trama) due coppie assai scombinate si dibattono fra mille equivoci e segreti, che ruotano attorno all'attrazione reciproca e alla magia, ma nella situazione di partenza una delle due eroine è già legata sentimentalmente a qualcuno. Tradimento? No, solo nella testa della disillusa Miranda, che si rifiuta di lasciare andare il fidanzato morto ben quindici anni prima. Il punto è che lo stesso fantasma, custodito in un'urna cineraria sul comò della camera e risvegliato quotidianamente per chiacchiere, sesso virtuale e risoluzione di problemi vari, non sembra molto contento di rimanere...


Ammettevo che lui fosse davvero carino, con quei capelli scompigliati di un bel biondo tiziano uguale al suo, soprattutto perché gli occhioni verdi e la barba incolta lo facevano rassomigliare a un mio simile. Peccato però che fosse morto da una quindicina d’anni e Miranda avrebbe dovuto rispedirlo di corsa nella sua urna cineraria, prima che la tizia antipatica suonasse il campanello.
«Miao» tentai, non troppo convinta. Invero Miranda continuò a idolatrare il suo amore. E il fatto che lei avesse superato la quarantina, mentre lui era dipartito quando ancora di anni non ne aveva compiuti trenta, non rendeva l’immagine stonata. Stavano bene insieme. Lei era bellissima e giovanile nella sua veste floreale da sacerdotessa perfetta. Era il sorriso di lui che col tempo si era immalinconito, perché lei avrebbe dovuto infine lasciarlo andare. Magari avrebbe potuto addirittura reincarnarsi in un gatto, vai a sapere se gli stava negando quell’opportunità di evolversi. «Miao» insistei allora.
«Credo che la gatta voglia dirti qualcosa» mormorò lui, indicandomi.
«Anch’io dovrei dirti una cosa.»
La propensione all’egocentrismo di Miranda non mi sarebbe stata d’aiuto, me lo sentivo.
«Cos’è successo?»
«Presto arriverà mia nipote, starà qui per un po’ e credo che nei prossimi giorni non potremo vederci come al solito, di sicuro non...»
«Miranda, ma è una bellissima notizia! Starai in compagnia, penserai meno a me, andrete a divertirvi, incontrerete nuove persone.»
«Veramente verrà qui per lo stesso motivo per cui venni io.»
«Si sono manifestati i poteri di famiglia?»
«Ancora la situazione non mi è chiara, perché mia sorella al telefono è stata vaga e lei non se ne intende un granché, le basta che mi occupi di Vanessa.»
«E quanti anni ha, ora, la nipotina?»
«Ventuno.»
«Così grande? L’ultima volta che l’ho vista, mi arrivava qui.» E stese un palmo accanto ai fianchi.
«Non ricordarmelo.»
«E invece sì, devi renderti conto di tutto il tempo che è passato e di tutto quello che hai perso. Io ti amo, e ti amerò per sempre, ma tu stessa ultimamente mi hai detto che cominceresti a non disprezzare un uomo un po’ noioso ma tranquillo, pantofolaio ma rassicurante, che ti faccia compagnia, che ti aiuti nelle faccende di tutti i giorni che non riesci a sistemare da sola con la magia, un compagno vivo.»

Miranda capirà? E troverà un uomo un po’ noioso ma tranquillo, pantofolaio ma rassicurante? Be', forse proprio 'uomo' no, magari un 'ragazzo'? L'importante è che sia vivo.
Che la Dea vi benedica

Immagine: carlosftw/Pixabay

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