martedì 31 ottobre 2017

Buon Halloween/Samhain 2017!

Tanti auguri per il Capodanno delle streghe!


Care consorelle e confratelli,
volevo augurarvi tutto il meglio per questo Samhain 2017, che nella Vecchia Religione era considerato il Capodanno 'della Natura', in quanto siamo ormai costretti a salutare la stagione calda per accogliere quella fredda.
Se siete curiosi di conoscere ulteriori dettagli su questa magica festa e vi siete persi i post degli anni passati, vi rimando ai link Le origini di Hallowe'en e Buon Samhain con... la zucca!
Se invece avete voglia di leggere storie a tema, vi ricordo la mia trilogia sulle streghe Le spose della notte (Le spose della notte, Luna di notte - Le spose della notte 2 e La fine della notte - Le spose della notte 3). Alcuni personaggi di questa serie tornano in Legione Magica, sequel di Spettabile Demone. A tema streghe sono anche l'autoconclusivo Il diavolo e la strega e la raccolta Killer di cuori e altri semi, mentre L'Alchimista Innominato e Pandemonium Road sono rispettivamente una rivisitazione trecentesca-fiorentina dei Promessi Sposi (con un Innominato protagonista romance dedito all'alchimia) e un distopico post-apocalittico sugli zombie.
Che la Dea vi benedica

lunedì 30 ottobre 2017

Il gallio

Dalla cucina alla farmacopea.


Care consorelle e confratelli,
il gallio è un'erbacea che può raggiungere il metro d'altezza, ha foglie verdi nella parte superiore e opache in quella inferiore, fiori gialli riuniti in pannocchia dal gradevole profumo e produce un frutto che, una volta maturo, si separa in due parti.
Comune in lunghe estensioni sia ai margini delle strade sia nei campi incolti, si raccoglie in primavera. Se ne utilizzano i germogli, che in cucina si consumano in insalate, mentre in fitoterapia sono note le sue proprietà antispasmodiche e sedative in caso di uricemie.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: follavoine.net, Wikimedia Commons

domenica 29 ottobre 2017

La rosasite

Per favorire il rafforzamento della propria fede nella natura.


Care consorelle e confratelli,
la rosasite è un minerale poco conosciuto che prende il nome dalle miniere di Rosas, in provincia di Cagliari, dov'è stata scoperta non molto tempo fa.
Si presenta in croste fibrose o cristalli minuscoli che formano masse globulari, ma, considerando che l’origine di questa pietra è secondaria, la si trova comunque nei siti di ossidazione delle miniere di rame, zinco e piombo.
In cristalloterapia, calma le emozioni e favorisce il rafforzamento della propria fede nella natura dell'universo; aiuta inoltre a seguire il proprio istinto.
Sul piano fisico, è utile per rinnovare i tessuti danneggiati da fratture e in generale per i disordini degli organi interni.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Rob Lavinsky, Wikimedia Commons

venerdì 27 ottobre 2017

Il larimar

La pietra di Atlantide emersa dal mar dei Caraibi.


Care consorelle e confratelli,
scoperta nel 1916 nella Repubblica Dominicana dal sacerdote spagnolo Miguel Domingo Fuertes, questa pietra destò attenzione solo nel 1974 quando un americano, Miguel Mendez, la riscoprì sulle stesse spiagge. Il nome deriva difatti da quello di sua figlia Larissa combinato alla parola “mare”, per il tipico colore limpido del mare dei Caraibi (è conosciuta anche come pectolite blu o ‘pietra delfino’). Curioso che il fotografo e chiaroveggente Edgar Cayce avesse predetto che dai Caraibi sarebbe emersa una pietra blu di origine atlantidea dalle proprietà straordinarie. Pare difatti che il larimar sia in grado di bilanciare tutte le polarità energetiche: calma la paura, allevia lo stress, e al tempo stesso è fonte di ispirazione e di chiarezza di pensiero. Pietra sia di origine marina sia vulcanica, è considerata un frutto dell’utero dell’Oceano, di conseguenza avvicina sia alle divinità acquatiche sia a quelle terrestri ed è utile per riacquistare il senso di collegamento con la Grande Madre.
Sul piano fisico, è utilizzata in caso di febbre e infiammazioni, per sciogliere blocchi articolari e muscolari, e per le malattie da raffreddamento.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

martedì 24 ottobre 2017

Le spose della notte in promo

Halloween si avvicina. Le mie streghe si preparano con due giorni di promo gratuita sul volume 1!


I potenti maghi che stanno cercando di sedurti possono dire il falso o il vero. Solo tu puoi scoprire chi ha ucciso le tue compagne di congrega.

Notte di Halloween. Dunia sta festeggiando in un locale con le compagne della Congrega, quando una consorella viene misteriosamente uccisa. L’amico Sabisto, appartenete al credo esoterico della Loggia, protegge le streghe con un rito di magia sessuale, e le aiuta a indagare non solo sulla morte della consorella, ma anche su quella di tutti i compagni trucidati quella stessa notte. I loro cammini s’intrecciano con quelli di tre membri dell’oscura Cabala: il seducente Elias, l’ex confratello Ramòn e il mezzelfo Fulke. I maghi forniscono tre diverse versioni dei fatti. Secondo Elias è la Loggia che le sta manipolando per i suoi scopi; ma per Ramòn, che si dichiara doppiogiochista per proteggerle, la colpa è proprio di Elias, che ha in mente un progetto assolutista per portare avanti un unico credo. E poi c’è Fulke, che afferma di appartenere ai servizi segreti magici. Dunia potrà fidarsi di quest’uomo tanto arcano e bizzarro?

Genere: urban fantasy/paranormal romance
Numero di pagine: 286
Editore: Self
Prezzo: 1,99 euro
Data di uscita: 1 ottobre 2015
Su Amazon: www.amazon.it/dp/B0160RQW94
(anche per Kindle Unlimited)

Per chi non possiede un lettore Kindle:

questo link è possibile scaricare un'applicazione gratuita per leggere gli ebook di Amazon su tutti i tipi di cellulari, tutti i sistemi del fisso o, ancora più comodo, sul tablet.

LEGGI ALCUNI ESTRATTI GRATUITI

***

"Imprevedibile, ironica, realista nonostante racconti mondi immaginari.  Anonima Strega aveva già dato sfoggio di originalità nel precedente lavoro Spettabile Demone, e ancor più in questa nuova favola dark vietata ai minori, fa valere la sua capacità di sognare e di far sognare, e nel contempo la maturità di saper guardare in faccia con concretezza i rapporti interpersonali: esasperando le dicotomie, ridimensionando maghi, streghe, creature magiche, rendendoli imperfetti, confusi, fallibili, ambigui e bugiardi perfino con se stessi. Trasmettendo al lettore tutto e il contrario di tutto." - La recensione completa su Sognando tra le righe

"Impossibile prevedere durante la lettura l'andamento degli eventi delineati con grande realismo ed un pizzico di ironia, si parla di magia e di mondi fantastici ma è evidente la bravura di questa autrice che riesce a rendere reale il fantastico, credibile il magico e ad umanizzare personaggi non comuni con delle dinamiche interpersonali profonde e per nulla scontate. (...) Un romanzo di una originalità unica." - La recensione completa su Storie di notti senza luna

"La sessualità svolge un ruolo determinante nell’intera storia, non al semplice scopo di rendere piccante la narrazione ma in quanto canale privilegiato attraverso cui fluisce la magia, così come la tradizione insegna. L’eros, all’occorrenza, può veicolare rituali di protezione, divenire uno strumento di attacco o un efficace mezzo per penetrare la corazza del possibile nemico e, nel caso specifico, si rivelerà anche profondamente legato al movente degli omicidi. Nessun delitto passionale, ma questioni più profonde che attengono alla sopravvivenza stessa di una stirpe magica in un mondo che sembra votarla all’estinzione." - La recensione completa su Il Flauto di Pan

"Trovo che la scelta di affiancare a ogni strega un nemico da combattere e un alleato al proprio fianco è stato geniale; un triangolo perfetto dove ogni mago difende la propria verità portando alla luce delle giovani e ignare streghe i piani sia della Cabala che della Loggia. Ho apprezzato i protagonisti e coprotagonisti della storia, descritti minuziosamente e facendo risaltare non solo i loro pregi e difetti, ma sopratutto le loro particolarità. (...) Un paranormal che va letto e assaporato, perché no, magari proprio la notte di Halloween, nella speranza che gli spiriti elementali siano a vostro favore." - La recensione completa su Romance and fantasy for cosmopolitan girls

"Le spose della notte è un libro ricco di movimento, di suspense, di mistero. E’ inoltre presente anche la componente sessuale, che non risulta eccessiva e che si mantiene sempre gradevole durante la lettura. Mi è piaciuto tantissimo lo stile dell’autrice, diretto ed immediato ma al tempo stesso elaborato e contorto, perché è riuscita a creare una situazione complessa e ingarbugliata che non stanca il lettore, ma che al contrario lo tiene sempre più legato alle pagine del libro con l’ansia di scoprire cosa succederà. Vi confesso che le ultime due notti non vedevo l’ora di mettermi comoda nel letto per riprendere la lettura del libro di Anonima Strega, che è riuscito definitivamente ad aggiudicarsi un posto nel mio cuore." - La recensione completa su Salotto dei libri

"Non c’è stato un solo capitolo che mi abbia annoiata o che non mi abbia convinto, nemmeno un vocabolo che avrei cambiato per rendere la lettura più scorrevole poiché, ai miei occhi, è apparso altamente affascinante e completo. Consiglio a chiunque di imbattersi in questo nuovo mondo di Anonima  Strega." - La recensione completa su Tratto rosa

"... via via che leggevo la trama si è fatta più fitta e intricata, i personaggi crescevano ed io mi sono ritrovata risucchiata da questa storia tanto surreale quanto reale, di una intensità straordinaria. (...) la strega Dunia, una figura atipica, diversa dal genere a cui siamo abituate, è una donna che sbaglia e che si fa trasportare dai sentimenti, che a volte si confonde ma che non molla mai." - La recensione completa su Emozioni fra le pagine

"Maghi e streghe non hanno nulla a che vedere con l’universo Potteriano, ma attingono le loro radici nel culto della magia bianca, la magia nera, la cabala, le congreghe, le festività celtiche, i riti per richiamare gli elementi… insomma io avevo gli occhi a cuoricino durante la lettura e non vi nascondo che ne avrei voluto molto ma molto di più." - La recensione completa su Il rumore dei libri

"Anonima Strega dosa bene i vari elementi che mette a disposizione del lettore, creando suspense, tensione e stupore in più punti del racconto senza tralasciare tutta la sfera degli altri sentimenti, che rimangono in questo modo immersi in un calderone nel quale si vuole al più presto essere rimessi." - La recensione completa su Bostonian Library

"Storia carina, avvincente, dove fino all’ultimo non sai chi siano i cattivi e chi i buoni. (...) Se vi piacciono le storie con streghe e maghi questo è il libro che fa per voi." - La recensione completa su Romanticamente Fantasy

"Trovo che Anonima possegga una dote rara, che quasi mai ho riscontrato nelle autrici romance: la capacità di affascinare il lettore, di tenerlo incollato alle pagine. Con questo non sto dicendo che il suo è un lavoro perfetto e privo di difetti. I difetti ci sono, ma finiscono in secondo piano non appena si entra un po’ in confidenza con i personaggi." - La mini recensione completa su escivere.com

Le spose della notte sono apparse su Babette Brown legge per voi - Romanticamente Fantasy - I miei sogni tra le pagine - Sil-ently aloud - Romance and fantasy for cosmopolitan girls - Sognando tra le righe - Il rumore dei libri - Franci lettrice sognatrice - Il colore dei libri - Leggimi nel pensiero - Il flauto di Pan - Regin La Radiosa - Leggere è un modo di volare senz'ali - Il mercatino dei libri fantasy - Leggere è sognare - Chicchi di pensieri - Atelier di una lettrice compulsiva - Leggere romanticamente - Happy Red Book - Vivere in un libro - Insaziabili letture - Emozioni fra le pagine - Tutto sui libri - Mille e un libro - Over the hills and far away - La bottega dei libri incantati - Italians do it better - Notting Hill Books - Libro Café - Bookland: viaggiando tra i libri - RebeccaMazzarella.it - The Reading's Love - Autori d'Italia - La libreria di Beppe - Bookoria.

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lunedì 23 ottobre 2017

La katophorite

Un nome difficile con una storia ancor più complicata...


Care consorelle e confratelli,
la katophorite (o catoforite) è stata descritta per la prima volta nel 1894, e per la revisione della nomenclatura avvenuta nel 1978 era ‘ferro-katophorite.’ Un’ulteriore revisione nel 1997 ha cambiato il nome in magnesiokatophorite, per diventare semplicemente katophorite con la revisione del 2012. Insomma, una storia turbolenta per denominare questo minerale, di cui se non altro conosciamo a questo punto i principali componenti. La pietra deriva tuttavia il suo nome dal greco 'kataphora' (καταφορά) , ovvero "precipitare", in riferimento alla sua origine vulcanica.
In cristalloterapia, è considerata una pietra di protezione; infonde coraggio e aiuta a superare i cambiamenti mantenendo la propria personalità; sul piano fisico, invece, è utile in caso di problemi muscolari o alla trachea.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: David Hospital, Wikimedia Commons

domenica 22 ottobre 2017

La pastinaca

Per un corretto funzionamento del fegato.


Care consorelle e confratelli,
pianta aromatica che va dai 3 ai 10 cm di altezza, la pastinaca è comune lungo i fossati, i campi e gli orti, dove può essere anche coltivata. Fiorisce in estate, ma si raccoglie in primavera prima che emetta il fusto.
In cucina, la si può consumare come verdura nelle insalate, oppure per aromatizzare il brodo.
Contiene molti grassi, dunque molte calorie, e in erboristeria è usata come stimolante della contrazione della cistifellea, perché favorisce lo svuotamento della bile nel duodeno.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

sabato 21 ottobre 2017

L'heulandite

Un piccolo aiuto per superare i nostri limiti.


Care consorelle e confratelli,
l’heulandite non è a ben vedere un’unica pietra, ma una serie di minerali appartenenti al gruppo delle zeoliti. I cristalli si presentano tabulari, ma possono essere anche prismatici. Di solito è di colore bianco, ma in base alle inclusioni può essere pure arancio, giallo, rosso o verde, di conseguenza la lucentezza è sia vitrea sia madreperlacea.
A occhio nudo si può confondere con la stilbite, e le differenze si possono rilevare solo al microscopio. Fu August Breithaupt nel 1818 a distinguere per la prima volta le due pietre, e allo stesso risultato arrivò in maniera indipendente Henry James Brooke nel 1822, seppure fu lui a ‘battezzarla’ dal nome del collezionista di minerali Henry Heuland.
Si trova nelle cavità delle rocce basaltiche, ma talvolta anche in quelle metamorfiche e sedimentarie, perlopiù in Islanda, nelle Isole Faroe, in India e nel nostro Tirolo.
In cristalloterapia aiuta a superare i limiti, mentre sul piano fisico combatte i disturbi della crescita e i problemi dei piedi.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Rob Lavinsky, Wikimedia Commons

venerdì 20 ottobre 2017

La cardamine

Il 'crescione dei prati' come antianemico.


Care consorelle e confratelli,
questa piantina che va dai 15 ai 30 cm è comune nei prati e lungo i fossati fino alla montagna, fiorisce da aprile a giugno, ma la rosetta fogliare che possiamo usare è perenne.
In cucina è utilizzata nelle insalate, tuttavia, essendo nota anche come 'crescione dei prati', può essere sfruttata pure in tutti quei piatti che hanno come base il crescione d'acqua.
Contiene ferro e calcio, e in erboristeria è usata come antianemico e anabolizzante, ma anche contro i reumatismi e i crampi nervosi.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

giovedì 19 ottobre 2017

La calcantite

Un fiore blu per realizzare tutti i desideri.


Care consorelle e confratelli,
la calcantite è un solfato idrato di rame di colore azzurro cupo e deriva il suo nome dal greco “χαλκός” (“rame”) e “ᾶνθος” (“fiore”), perché i suoi cristalli a forma di tavolette o prismi nell’insieme ricordano un bocciolo. Raramente si presenta in cristalli, perché perlopiù appare in piccole masse compatte, stalattitiche. Scoperta nel 1853 dal mineralogista tedesco Wolfgang Xavier Franz Baron von Kobell, si trova in Germania, Cile, Slovacchia e Spagna, mentre da noi è presente in Val d'Aosta, in provincia di Genova e sul Monte Argentario, in Toscana. Prodotta dall’ossidazione dei solfuri di rame, è stata osservata presso fumarole vulcaniche e nelle gallerie delle miniere.
La calcantite è solubile in acqua e ha un sapore sgradevole, adatto a scongiurare l’ingerimento (è velenosa), mentre all’aria si altera formando sulla superficie aggregati bianco-verdastri, difatti va conservata in contenitori ben chiusi.
Con una soluzione di solfato di rame satura, è fra l’altro possibile ottenerne una versione artificiale.
In cristalloterapia, la calcantite aiuta a fare le scelte giuste per arrivare alla realizzazione dei propri desideri, mentre sul piano fisico è usata per la cura di artriti e disordini del sistema riproduttivo.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Didier Descouens, Wikimedia Commons

mercoledì 18 ottobre 2017

Gli imbutini o campanula selvatica

Un emolliente dei nostri prati.


Care consorelle e confratelli,
i fiori violacei di questa piantina si trovano su peduncoli a forma di calice, da cui il nome 'imbutini' (ma sono conosciuti anche come 'campanula selvatica)'. L'erbacea può raggiungere un metro d'altezza ed è molto comune per boschi e prati, privilegiando zone umide e soleggiate.
Se ne raccolgono le tenere foglie, senza esfoliare del tutto la piantina e rispettandone il fusto. Contiene gomma, tannino e varie resine, e in erboristeria è utilizzata come emolliente. Le foglie vengono invece mangiate lesse come gli spinaci, e quindi trovano impiego in tutte le ricette in cui possono prenderne il posto.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

martedì 17 ottobre 2017

Il dioptasio

La gemma che risana dagli amori sbagliati.


Care consorelle e confratelli,
il nome di questa pietra deriva dalle parole greche "dia" (attraverso) e "optazo" (vedo), perché, attraverso la sua superficie verde, è possibile scorgere i piani di sfaldatura.
Per tradizione, si tratta della gemma che risana le ferite interiori, in particolare quelle riferite a relazioni sentimentali traumatiche. Per contro, aiuta pure chi vorrebbe non innamorarsi più a sciogliersi di nuovo, cancellando le delusioni e risvegliando i buoni sentimenti.
Il dioptasio, in definitiva, trasforma il negativo in saggezza, e apre il cuore a tutto quanto è disinteressato, donandoci la forza per gettare nuove fondamenta.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Assianir, Wikimedia Commons

lunedì 16 ottobre 2017

La mohawkite

La pietra sacra del popolo tibetano.


Care consorelle e confratelli,
la Mohawkite è una pietra sacra per il popolo tibetano. Chiamata anche 'pietra della voce divina', permette di collegarsi con le energie dell'Universo, creando un legame soprattutto con la Terra. Ideale per contrastare la non accettazione di se stessi e le situazioni stagnanti, rende in più flessibili, promuove il cambiamento e il rinnovamento dell'energia, ed è ottima anche per la meditazione (in questo senso, favorisce le aperture e la trasmissione-ricezione di messaggi attraverso il piano etereo).
Sul piano fisico, aiuta a diminuire i depositi di grasso in eccesso, rafforza il sistema immunitario, il fegato e la milza, e rende la pelle vellutata.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Rob Lavinsky, Wikimedia Commons

domenica 15 ottobre 2017

Decotto di gramigna

Un valido coadiuvante per le calcolosi.


Care consorelle e confratelli,
già vi ho parlato della gramigna da un punto di vista magico, e oggi vorrei proporvi un decotto fatto con quest'erba comune dalla pianura alla montagna.
In fitoterapia, la gramigna è conosciuta per le proprietà diuretiche e come coadiuvante nelle calcolosi, per cui, se avete qualche problema in relazione a queste caratteristiche, potrete consumare un decotto purificante.
Vi occorreranno due manciate di rizoma di gramigna e un paio di litri d'acqua. Fate bollire l'erba in un litro d'acqua per circa un minuto, poi filtrate e gettate l'acqua di bollitura. Una volta che i rizomi sono stati lavati e pestati, fateli bollire di nuovo in un altro litro d'acqua per 10-15 minuti. In seguito potrete consumare il preparato dolcificato o meno.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

sabato 14 ottobre 2017

Tisana amara

Una bevanda amarognola ma dal gusto caldo.


Care consorelle e confratelli,
se sentite il bisogno di una tisana un po' amarognola ma dal gusto caldo, potete procurarvi della centaura, della genzianella, dell'origano e del ginepro (tutte piante di cui già vi ho parlato e di cui potete approfondire le proprietà cliccando sui rispettivi link).
Le erbe vanno unite in parti uguali e riposte in un luogo fresco e asciutto. Per conservare le proprietà amaro-digestive (il preparato sarà utile anche per i dolori di stomaco) è necessario che la tisana non venga zuccherata, ma, se proprio non potete farne a meno, servitevi di zucchero di canna, che manterrà invariati gli aromi.
Per la bevanda occorreranno solo due cucchiaini di miscela, da tenere in infusione in una tazza da tè colma d'acqua calda per 15 minuti. In seguito sarà possibile filtrare e gustare.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

venerdì 13 ottobre 2017

Il cardo mariano

Una pianta comune dalle tante proprietà.


Care consorelle e confratelli,
questa pianticella annua che fiorisce in estate può superare il metro d'altezza. Abbastanza comune nei campi incolti di pianura, forma di solito estensioni molto vaste e se ne possono raccogliere svariate parti: i germogli prima della fioritura, le foglie tenere e il ricettacolo del fiore. Sempre bene comunque lasciare qualche piantina intorno, per la riproduzione, anche perché il cardo ci donerà di nuovo le sue parti commestibili solo l'anno successivo.
In erboristeria il cardo mariano è molto sfruttato. Contiene tannino, amido, un amaro e ha proprietà antivertiginose, antiallergiche, decongestionanti, toniche e diuretiche.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

giovedì 12 ottobre 2017

Decotto di romice

Un remineralizzante che favorisce la digestione.


Care consorelle e confratelli,
il romice (o lapazio) è una pianta comune nei luoghi incolti e se ne raccolgono le foglie recidendole alla base, in primavera, prima che diventino dure e di conseguenza immangiabili. Viene consumato in cucina cotto come gli spinaci (di cui ricorda il gusto) oppure è utilizzato per ripieni, ma è conosciuto anche in erboristeria grazie alla forte presenza di ferro, che lo rende un ottimo remineralizzante (ma è noto anche come astringente e digestivo).
Se ne può preparare un decotto con un cucchiaio di radici per mezzo litro d'acqua, da far bollire per circa 10 minuti. Il preparato dovrà rimanere in infusione per altri 20 minuti, prima di essere dolcificato a piacere e consumato.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Accord H. Brisse, Wikimedia Commons

mercoledì 11 ottobre 2017

L'auricalcite

Un 'fiore d'ottone' dai petali di cristallo.


Care consorelle e confratelli,
l'auricalcite è un idrossicarbonato di zinco e rame, e deriva il suo nome dal greco ὁρείχαλκος ("rame di montagna"). È stata descritta per la prima volta nel 1839 a Lipsia, dal chimico Bottger, ed è detta anche "fiore d’ottone", perché si presenta in efflorescenze di piccoli cristalli di colore verde pallido tendente all'azzurro. La troviamo in cristalli isolati, ma spesso anche in aggregati tondeggianti a raggiera, a forma di ciuffi (i cristalli sono aghiformi o lamellari). È presente in Messico, USA, Giappone, Namibia, Grecia, Romania, Francia, Spagna e Inghilterra, mentre nel nostro paese è reperibile nelle zone di Grosseto, Como, Bergamo e Vicenza.
In cristalloterapia, l'auricalcite è utilizzata per incoraggiare la stabilità e l'intrepidezza, e in generale è una pietra di protezione.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Parent Géry, Wikimedia Commons

martedì 10 ottobre 2017

La barba di becco

Dalle frittate agli aperitivi.


Care consorelle e confratelli,
la barba di becco (o "barba di frate", tra i nomi popolari più conosciuti) è una piantina che va dai 50 cm al metro d'altezza. Ha numerose radici, foglie appuntite e caratteristici fiori gialli.
Comune ma non troppo, predilige i prati e i bordi delle strade. Si raccoglie in maggio, prima della fioritura, mentre dopo si consiglia di raccogliere i semi e di spargerli se la si vuol rendere più... comune.
In cucina si usa tutta la pianta, per minestre o frittate, e il sapore dei giovani germogli ricorda quello degli asparagi. Dolciastra, può essere tuttavia consumata anche cruda in insalata.
Nella medicina popolare se ne sono rinvenute citazioni che la vedono come un aperitivo e un espettorante. 
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

lunedì 9 ottobre 2017

L'ortoclasio

Un minerale che dona vivacità e finezza.


Care consorelle e confratelli,
l’ortoclasio è un minerale appartenente al gruppo dei feldspati, spesso incolore, ma le sue tonalità possono variare dal bianco-giallo grigiastro, fino al verdastro e al rosa chiaro, di conseguenza, anche la lucentezza cangia da vitrea a madreperlacea (in questo raggruppamento troviamo per esempio l’adularia).
Si trova all’interno di rocce intrusive ed effusive, ma anche negli scisti cristallini. Si presenta in cristalli prismatici di diverse forme, tozzi o tabulari, con sezione quadrata o rettangolare. I principali giacimenti sono in Madagascar, Birmania, Sri Lanka, Stati Uniti, Austria, Norvegia, Svezia, Finlandia, Portogallo, Sudafrica, Canada e Inghilterra.
In cristalloterapia, dona vivacità e finezza, mentre sul piano fisico è utile per spina dorsale e denti.
Che la Dea vi benedica

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venerdì 6 ottobre 2017

Il piattello

Costole d'asino per ingrassare i porci.


(costolina alpina)

Care consorelle e confratelli,
il piattello fa parte delle composite e rientra fra le erbe mangerecce con nomi popolari quali "ingrassa porci" o "costole d'asino"o "costolina." Si tratta di un'erbacea perenne, con foglie in rosette, leggermente ispide, talvolta sfumate di un colore rossastro. Fiorisce in maggio ed è abbastanza comune in tutti i prati, soprattutto nei terreni fertili e sui bordi delle strade di campagna. Le foglie vanno raccolte dal colletto senza sradicare la pianta, in modo che possa riprodursi.
In erboristeria, il piattello è noto come tonico che favorisce il corretto funzionamento del fegato.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Enrico Blasutti, Wikimedia Commons

giovedì 5 ottobre 2017

Tisana di tanaceto

Un amarissimo ma ottimo digestivo.


Care consorelle e confratelli,
questa pianticella (conosciuta anche come balsamite) dalle foglie pennate e fiorellini gialli riuniti in corimbi fiorisce dalla primavera all'autunno. Produce un odore forte e amaro e cresce spontanea dagli orti ai cigli delle strade.
Il suo aroma molto intenso ci permette di raccogliere una sola pianticella, che basterà per il nostro preparato, e di conseguenza non danneggeremo l'ambiente. Sarà necessario solo un pizzico di tanaceto per esaltare i sapori (in frittate, ripieni e sughi) e favorire la digestione.
In erboristeria, la sua essenza è usata come amaro, vermifugo e stimolante del flusso mestruale.
Possiamo prepararne una tisana composta con artemisia, camedrio e genzianella. Gli ingredienti dovranno essere miscelati in parti uguali e poi conservati per un po' in un luogo asciutto. La tisana che ne risulterà sarà amarissima, ma sarà pure un ottimo digestivo. Ne basta una puntina di cucchiaino da tè per tazza e pertanto sarebbe meglio riuscire a evitare lo zucchero.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

mercoledì 4 ottobre 2017

La purpurite

Per rivelare le nostre capacità non ancora sfruttate.


Care consorelle e confratelli,
non c'è dubbio sulla derivazione del nome di questa pietra scoperta nel 1905. Molto fragile, si graffia facilmente e, in gioielleria (dove viene tagliata a cabochon), il suo colore è generalmente rinforzato con un trattamento all'acido.
In litoterapia, è associata ai problemi correlati alla testa, e stimola il pensiero; libera dalle paure e dai blocchi emotivi, aiutandoci a promuovere la consapevolezza di noi stessi; allo stesso modo, facilita la coscienza a rivelare le nostre capacità non ancora sfruttate.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

martedì 3 ottobre 2017

Decotto di olmo

Un medicamento naturale conosciuto sin dall'antichità.


Care consorelle e confratelli,
quest'albero che può facilmente superare i 20 metri d'altezza è molto usato in erboristeria, perché combatte le dermatosi. Conosciuto sin dall'antichità come medicamento naturale, è stato in seguito utilizzato anche per i reumatismi, per le vene varicose e l'obesità (grazie alla seconda corteccia).
Se ne può preparare un decotto utile per questi problemi con una manciata di corteccia per mezzo litro d'acqua. La corteccia va tritata, versata nell'acqua ancora fredda e bollita per 20 minuti. Il preparato andrà consumato freddo.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

lunedì 2 ottobre 2017

Tisana di spezie

Un digestivo-antisettico da bere dopo i pasti.


Care consorelle e confratelli,
miscelando in parti uguali origano (nella foto vedete quello raccolto nel mio orto), timo, maggiorana e santoreggia, potremmo ottenere un preparato digestivo e antisettico, da bere subito dopo i pasti.
Le erbe dovranno essere state essiccate e conservate insieme in un recipiente di vetro, al riparo dalla luce. La quantità da usare dipenderà dal vostro gusto, l'importante è che le erbe siano mischiate in parti uguali. Ne basteranno due cucchiaini da lasciare in infusione in una tazza d'acqua calda (coperta). In seguito si potrà zuccherare a piacere (anche se, date le proprietà, sarebbe meglio gustare il preparato senza alcuna aggiunta).
Che la Dea vi benedica

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