Care consorelle e confratelli,
questo arbusto sempreverde abitante dei boschi umidi è conosciuto per le sue piccole bacche bianche, molto ornamentali ma assai tossiche.
Già pianta sacra per i druidi, veniva offerta al Sole per il solstizio d'inverno, usanza che si è tramandata fino ai giorni nostri in varie forme e legata a varie religioni.
I druidi erano soliti raccogliere il vischio con un falcetto d'oro e un panno bianco (la pianta, sacra, non poteva toccare la terra impura); in seguito, veniva appeso sulle porte per propiziare la fortuna. Le streghe invece lo raccoglievano nell'ultimo quarto di luna, troncando i rametti dopo aver lavato le mani sotto l'acqua corrente.
La tradizione magica afferma che questa pianta dona salute e fortuna, sue coroncine favoriscono l'intuizione e l'ispirazione, ma è anche apportatrice di fertilità, per l'associazione con il liquido appunto 'vischioso' sprigionato dalle bacche spremute, che ricorda lo sperma umano (si accenna a questa particolarità nel mio romanzo incentrato sul solstizio d'inverno Il diavolo e la strega).
Per quanto riguarda la farmacopea, ha proprietà vasodilatatorie, ipotensive, antispasmodiche, emostatiche, diuretiche, astringenti e moderatrici della pressione sanguigna.
Se ne può fare una tisana con cui brindare nella magica notte del solstizio d'inverno. Basta preparare una miscela con 20 gr di vischio (ovviamente non le bacche per il motivo di cui sopra, ma le foglie o i rametti), 30 gr di fiori di cratego e 10 gr di fiori di melissa. Per ogni tazza d'acqua bollente occorre un cucchiaino di questo preparato, che dovrà riposare circa dieci minuti per poi essere filtrato. La tisana può essere addolcita a piacimento e se ne possono bere fino a due tazze al giorno contro l'ipertensione.
Vi ricordo, che, nella settimana in cui celebriamo il solstizio, il mio ultimo romanzo, Legione magica, è in promo a 99 centesimi, e che anche uno dei suoi presupposti, Le spose della notte, ruota attorno a queste magiche giornate.
Per quanto riguarda la farmacopea, ha proprietà vasodilatatorie, ipotensive, antispasmodiche, emostatiche, diuretiche, astringenti e moderatrici della pressione sanguigna.
Se ne può fare una tisana con cui brindare nella magica notte del solstizio d'inverno. Basta preparare una miscela con 20 gr di vischio (ovviamente non le bacche per il motivo di cui sopra, ma le foglie o i rametti), 30 gr di fiori di cratego e 10 gr di fiori di melissa. Per ogni tazza d'acqua bollente occorre un cucchiaino di questo preparato, che dovrà riposare circa dieci minuti per poi essere filtrato. La tisana può essere addolcita a piacimento e se ne possono bere fino a due tazze al giorno contro l'ipertensione.
Vi ricordo, che, nella settimana in cui celebriamo il solstizio, il mio ultimo romanzo, Legione magica, è in promo a 99 centesimi, e che anche uno dei suoi presupposti, Le spose della notte, ruota attorno a queste magiche giornate.
Che la Dea vi benedica
NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI
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