domenica 28 dicembre 2025

Archeologia stregata #10 Time Travel Hotel

 Qualcuno ha sentito la voce tra le righe?


Questo libro segna un cambio di fase. Non prosegue un percorso, semmai è un nuovo punto d’ingresso.
Sono cambiate molte cose nella mia vita, nel mio modo di pensare e di lavorare, e anche la scrittura ne ha risentito. È diventata più asciutta, più razionale, più legata alle relazioni che ai simboli.


“Time Travel Hotel” non nasce quindi dal mondo magico dei romanzi precedenti, ma dal bisogno di guardare le persone e il tempo in modo diretto, senza mediazioni. Il fantastico qui non è più un rifugio o una chiave, ma un linguaggio usato con consapevolezza diversa. Non è proprio una frattura, bensì un distacco.


È un libro scritto dopo un lungo silenzio, dopo la vecchia poetica. Non rinnega quella che ero prima, ma nemmeno la ripete.


Il tempo non solo come argomento, dunque, ma anche come distanza dal sé.
Diverso, perché diversa è diventata anche chi scrive.


È come se avessi lasciato la congrega, ma avessi portato con me la memoria della magia, traslandola in qualcosa di più quotidiano, più umano... ma non meno strambo e surreale!




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