Care consorelle e confratelli,
chi non ha mai staccato una gustosissima mora da un rovo? Non tutti però sanno che l'uso del rovo è indicato nella cura delle emorragie, delle piaghe, dell'influenza, del mal di gola, della raucedine e della diarrea. La radice, che è invece espettorante, va raccolta in primavera, mentre le foglie sono astringenti e vanno raccolte fra aprile e maggio. I frutti combattono la stitichezza, aiutano a digerire, leniscono le infiammazioni della bocca e della gola, e si rivelano astringenti e diuretici.
Un decotto con 3 gr di radice bollita in 1 l d'acqua è utile contro il catarro (ne bastano 4-5 tazze al giorno), e per uso esterno se ne possono fare gargarismi contro le infiammazioni della gola.
Una manciata di foglie triturate bollite in 1 litro d'acqua, nella misura di 2-3 tazze al giorno, è nvece ottima contro le mestruazioni irregolari. Per uso esterno, il succo dei frutti in lozione con il latte è un buon tonico/rassodante della pelle, mentre le foglie fresche pestate sono indicate per ulcere e ferite.
Un decotto con 3 gr di radice bollita in 1 l d'acqua è utile contro il catarro (ne bastano 4-5 tazze al giorno), e per uso esterno se ne possono fare gargarismi contro le infiammazioni della gola.
Una manciata di foglie triturate bollite in 1 litro d'acqua, nella misura di 2-3 tazze al giorno, è nvece ottima contro le mestruazioni irregolari. Per uso esterno, il succo dei frutti in lozione con il latte è un buon tonico/rassodante della pelle, mentre le foglie fresche pestate sono indicate per ulcere e ferite.
Che la Dea vi benedica
NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI
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