Care consorelle e confratelli,
mettiamo che la popolazione terrestre sia stata decimata da una pandemia da resistenza agli antibiotici e che adesso i pochi sopravvissuti vivano su una caotica e unica strada che attraversa l'Europa, la Pandeonium Road. Ci sono tanti mestieri che non servono più a niente e altri che devono essere inventati. Un'organizzazione di medici e paramedici si trasforma così in servizio d'ordine, anche perché, nel frattempo, è arrivato qualcos'altro o qualcun altro ad attaccare quest'umanità indebolita. Chi è a capo di questa organizzazione dovrà dunque mostrasi in un determinato modo e non si tratterà certo di un agnellino. Se però la nostra protagonista è infatuata di Raoul da quando era piccola, forse non è solo perché lo vede come un deus ex machina, un eroe di altri tempi o un cavaliere senza macchia e senza paura. Anzi, forse sono proprio le sue macchie ad affascinarla, e non è detto che siano macchie negative. Dovremmo però vedere cosa combinerà di giusto o di sbagliato questo deus ex machina all'interno dell storia (leggi qui la trama). Intanto vi rivelo quanto in realtà dentro di sé la pensi diversamente di come dà a vedere...
Che la Dea vi benedica
La notte si
mostrava fitta di luci dall’ultimo piano del grattacielo situato nel centro
esatto della via del nucleo Dieci. Dai lampioni alle insegne, dai fari al
movimento dei passanti giù in strada, tutto funzionava ancora alla perfezione,
e sicuramente si trattava di uno dei nuclei migliori in cui vivere, da quel
punto di vista.
Da un’altra
soggettiva, invece, Raoul si era convinto che fosse uno dei più pericolosi,
motivo per cui aveva fatto buon viso a cattiva sorte, quando Tessa gli aveva
comunicato la sua decisione di partire.
Per certi versi
si sarebbe sentito più sicuro a tenersela vicina, per altri sarebbe stato
meglio che lei andasse a vivere dove il contagio non era ancora arrivato.
A quel tempo
così riteneva. Ma adesso bisognava cambiare l’espressione in “non si era ancora
manifestato”, perché poi era stato costretto a cambiare idea.
E non vedeva
l’ora che la sua piccola tornasse, perché l’idea che fosse in giro per la
Pandemonium Road, lontana da lui, con tutti i pericoli che giravano per quella
demoniaca strada, gli rodeva le viscere.
Si diresse verso
il mobiletto bar e si versò sovrappensiero due dita di whiskey, sorseggiandolo
poi con estrema lentezza.
C’era stato un
tempo in cui Tessa per lui era solo la figlia di Hans, suo ex compagno di Liceo
e migliore amico, e nei momenti cruciali della prima pandemia non ci aveva
pensato due volte a prendersi cura di quella bambina rimasta sola al mondo.
Raoul aveva fatto del suo meglio per starle vicino, anche se in realtà poi Tessa
era stata messa in mano ad assistenti o insegnanti donne che sarebbero state in
grado di capirci qualcosa più di lui, e probabilmente lei lo aveva visto e
vissuto come un parente distante che mal la tollerava, a quanto aveva capito.
La sua esistenza
e i suoi modi di fare dovevano esserle apparsi tuttavia come qualcosa di
grandioso, e la ragazzina aveva finito con l’infatuarsi di lui, ma era
giustappunto una ragazzina e, sebbene con gli anni fosse diventata molto
carina, Raoul cercava di non darle peso e di scoraggiarla in tutti i modi
possibili.
In seguito era
ahimè diventata una donna bellissima, e pure un tantino testarda in corso di
battibecco, tanto da scaldargli il sangue. Raoul aveva così cominciato a
interrogarsi sui pensieri di lei, fino ad arrivare ai suoi, e aveva ammesso con
se stesso che, se lei fosse stata un’altra, a quel punto sarebbe stata nel suo
letto da tempo.
E la faccenda si
faceva ancora più complicata, perché lui, in quel letto, o in altri, era
abituato a portarsi donne di cui non gli importava un accidente. Aveva già
tanti pensieri di suo, non voleva altri inutili grattacapi; quindi, meglio
trastullarsi con donne sempre diverse che, per quanto in minoranza dall’avvento
della pandemia, non disdegnavano mai di accaparrarsi i soggetti – come dire...
– più richiesti. Sempre gentile, sempre chiaro sin dall’inizio, ma niente
rotture di scatole. E, se si trattava solo di una notte, ancora meglio.
Per questo il
provare attrazione sessuale per una donna a cui era affezionato da anni lo
metteva in subbuglio. Si tratteneva da solo, cacciava il pensiero, e
addirittura si convinceva che per Tessa fosse una cottarella meno problematica
della sua; che avrebbe fatto meglio a smettere di pensarci e che, se una donna
da più di una notte era una seccatura, figurarsi il provare dei sentimenti per
una che avrebbe dovuto persino proteggere da qualcosa che stava arrivando.
Sì, perché stava
quasi per cedere, quando avevano cominciato a girare le prime notizie
sull’invasione e gli infetti, e dunque il primo pensiero doveva essere quello
di metterla al sicuro e di cacciare dalla mente tutto quanto lo aveva
angustiato in precedenza.
Osservò
distratto il fondo del bicchiere ormai vuoto e decise che altre due dita non
gli avrebbero fatto male, anzi, lo avrebbero aiutato a prendere sonno. Era da
un po’ che dormiva da solo e non era semplice con tutti i pensieri che lo
attanagliavano. Probabilmente, con i sottoposti, negli ultimi giorni era più
burbero del solito.
Si rendeva conto
a posteriori di aver trattato Tessa con troppa durezza, talvolta, ma era la
forma di difesa con cui aveva cercato di allontanarla da sé, nella speranza di
trovare presto per lei un posto più sicuro.
Per lui si era
rivelata una manna dal cielo la conversazione con cui era venuto a sapere
dell’intenzione di Tessa di andarsene di sua spontanea volontà, e aveva
studiato al dettaglio il nucleo dove lei aveva programmato di trasferirsi,
nonché i confinanti, e pareva si trattasse del posto perfetto per allontanarla
dal pericolo imminente.
Eppure gli mancava
un casino e, ogni volta che la sentiva attraverso il comunicatore, aveva voglia
di mandare tutto e tutti al diavolo e andarla perlomeno a trovare; ma il
raffigurarsela altrove, insieme a lui, distante dagli spazi che l’avevano vista
bambina, diversa, lo portava a immaginare che in un’altra maniera avrebbe
potuto svilupparsi pure la faccenda, per cui continuava a legarsi mani e
quant’altro da solo...
Immagine: Pixabay
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