Care consorelle e confratelli,
l’heulandite non è a ben vedere un’unica pietra, ma una serie di
minerali appartenenti al gruppo delle zeoliti. I cristalli si presentano
tabulari, ma possono essere anche prismatici. Di solito è di colore bianco, ma in
base alle inclusioni può essere pure arancio, giallo, rosso o verde, di
conseguenza la lucentezza è sia vitrea sia madreperlacea.
A occhio nudo si può confondere con la stilbite, e le differenze
si possono rilevare solo al microscopio. Fu August Breithaupt nel 1818 a
distinguere per la prima volta le due pietre, e allo stesso risultato arrivò
in maniera indipendente Henry James Brooke nel 1822, seppure fu lui a ‘battezzarla’
dal nome del collezionista di minerali Henry Heuland.
Si trova nelle cavità delle rocce basaltiche, ma talvolta anche in
quelle metamorfiche e sedimentarie, perlopiù in Islanda, nelle Isole Faroe, in India
e nel nostro Tirolo.
In cristalloterapia aiuta a superare i limiti, mentre sul piano
fisico combatte i disturbi della crescita e i problemi dei piedi.
Che la Dea vi benedica
NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI
Immagine: Rob Lavinsky, Wikimedia Commons
Nessun commento:
Posta un commento