martedì 2 febbraio 2016

I miei uomini #2: Wulfran

"Il lupo mannaro più sexy che io abbia mai incontrato all’interno di un libro" - dal blog "Salotto dei libri"


Care consorelle e confratelli,
dopo il primo post di questa nuova rubrica, dedicato a Elias, quello che voglio presentarvi oggi è un personaggio secondario della trilogia delle Spose, eppure so che piace a un bel po’ di voi. Perché? Be’… è bello, forte, rassicurante, protettivo, sa ascoltare… però, come per tutti gli uomini di questa serie, non è tutto oro quel che luccica, per cui l’aitante Mannaro riserva contrastanti sorprese nel finale del primo volume, che ovviamente non posso specificare in questa sede, per chi ancora non ha letto “Le spose della notte.” Ma vediamolo un po’…


Si trattava dell’uomo più bello che Dunia avesse mai visto. Il corpo statuario era valorizzato da un abbigliamento da cavallerizzo e i lunghi capelli di un biondo scuro gli scivolavano sulle spalle sorretti da cordoncini di camoscio ai lati delle orecchie. Il volto era quello di un dio, perfetto, ma maschio al contempo, e l’accenno di sorriso che rivolse loro, rendendolo oltretutto vivo, la spinse quasi a ricordare alle compagne le parole di Elias in presenza di Sabisto.
«Lui è Wulfran» esclamò Sabisto, rompendo la magia. «Dovrete baciarlo tutte.»
Ecco.
Ogni tanto dimenticava quale fosse il filo conduttore del credo della Loggia.
Come poteva, quel tipo, essere un Maestro della Loggia? Era dannatamente bello da dover essere per forza anche esageratamente stupido.
«Perché?» riuscì ad articolare.
«Dunia...» Sabisto le scoccò un’occhiata perplessa. «Non mi dirai che non ti va bene neppure Wulfran?»
«Io volevo solo dire che...»
«Conoscete i nostri metodi e questo è quello che occorre per farvi oltrepassare i sigilli» replicò Sabisto, risoluto. «Ho fatto venire Wulfran proprio perché credevo vi sareste lamentate meno.»
Dunia si chiese cosa avrebbero dovuto fare per girare all’interno dell’intero palazzo...

Andando avanti, Dunia si renderà conto che Wulfran è tutt’altro che stupido, anzi, non la racconta giusta su chi è, cosa vuole e soprattutto perché. Tuttavia, come abbiamo visto sopra, Wulfran appartiene al credo della Loggia, come l’amico delle tre protagoniste, Sabisto, e il loro compito dovrebbe essere quello di proteggere le consorelle della Congrega dalle insidie dei maghi della Cabala. Un mago della Cabala a irretire ognuna delle tre protagoniste, un maestro della Loggia a fare da cane da guardia per ciascuna di loro (e, con Wulfran, le quattro zampe si amplificano). Bisogna dunque fidarsi per partito preso?


Non le incuteva timore, non era minaccioso, ma un guizzo di rabbia gli saettò nelle pupille, incitandola a trarsi all’indietro.
«Cosa hai fatto?» le chiese con voce soffocata.
In che senso? «Di cosa stai parlando?»
Wulfran le accostò il coltello alle spalle, facendoglielo scivolare lentamente lungo il braccio, e Dunia, dopo qualche istante di timore, capì.
Capì che Wulfran aveva scoperto il suo segreto e che l’arma stava captando la mancanza di barriera.
Lasciò, senza il coraggio di fiatare, ormai rassegnata, che Wulfran continuasse a farle scorrere la lama sulle cosce, sul ventre, sul seno, fino a raggiungerle il collo, sfiorandole la pelle con la punta acuminata. «Sei un’irresponsabile!» sbottò. «Avevo capito che ti piaceva sul serio, ma non che tu potessi arrivare fino a questo punto.»
Scaraventò il coltello sul sedile posteriore e si arruffò i capelli appoggiando i gomiti sul volante.
«Non è come pensi» tentò Dunia.
Lui si voltò e la osservò quasi con compassione. «Risparmiami questi dialoghi scadenti da soap opera, per cortesia.»
Dunia si voltò di nuovo verso il finestrino, gonfiò le guance e soffiò fuori tutta la sua ansia. «Titania e Diamara hanno ancora la protezione. Solo io non ce l’ho più.»
«Com’è possibile?» chiese lui, allargando le braccia in un gesto disperato.
«È possibile» rispose lei. «Me ne sono accertata con i miei occhi. È caduta solo a me.»
«Ma se tu sei stata a letto con lui...»
«Non sono stata a letto con lui!» replicò con rabbia. «Ti ho detto che non è come pensi!»
Lui tamburellò per un paio di volte con la fronte sul volante e rimase alcuni istanti in silenzio. Poi, più calmo, tornò a guardarla: «E allora com’è successo?»

Wulfran torna anche in “Luna di notte”, e in “La fine della notte” giocherà un ruolo determinante, seppur inizialmente allontanato per trame di potere dell’Alto Consiglio. Perché, e per conto di chi, potrete immaginarlo dopo aver letto “Luna di notte.”
Lo aspettiamo al varco, e che la Dea lo benedica

2 commenti:

  1. Wulfran tutta la vita *___* e se non lo vuole nessuno... vorrà dire che mi sacrificherò per il bene della comunità... quella magica si intende ;)

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