"Il lupo mannaro più sexy che io abbia mai
incontrato all’interno di un libro" - dal blog "Salotto dei
libri"
Care consorelle e confratelli,
dopo il primo post di questa nuova rubrica, dedicato a Elias, quello
che voglio presentarvi oggi è un personaggio secondario della trilogia delle
Spose, eppure so che piace a un bel po’ di voi. Perché? Be’… è bello, forte,
rassicurante, protettivo, sa ascoltare… però, come per tutti gli uomini di
questa serie, non è tutto oro quel che luccica, per cui l’aitante Mannaro
riserva contrastanti sorprese nel finale del primo volume, che ovviamente non
posso specificare in questa sede, per chi ancora non ha letto “Le spose della notte.” Ma vediamolo un po’…
Si trattava
dell’uomo più bello che Dunia avesse mai visto. Il corpo statuario era
valorizzato da un abbigliamento da cavallerizzo e i lunghi capelli di un biondo
scuro gli scivolavano sulle spalle sorretti da cordoncini di camoscio ai lati
delle orecchie. Il volto era quello di un dio, perfetto, ma maschio al
contempo, e l’accenno di sorriso che rivolse loro, rendendolo oltretutto vivo,
la spinse quasi a ricordare alle compagne le parole di Elias in presenza di
Sabisto.
«Lui è Wulfran»
esclamò Sabisto, rompendo la magia. «Dovrete baciarlo tutte.»
Ecco.
Ogni tanto
dimenticava quale fosse il filo conduttore del credo della Loggia.
Come poteva, quel
tipo, essere un Maestro della Loggia? Era dannatamente bello da dover essere
per forza anche esageratamente stupido.
«Perché?» riuscì
ad articolare.
«Dunia...»
Sabisto le scoccò un’occhiata perplessa. «Non mi dirai che non ti va bene
neppure Wulfran?»
«Io volevo solo
dire che...»
«Conoscete i
nostri metodi e questo è quello che occorre per farvi oltrepassare i sigilli»
replicò Sabisto, risoluto. «Ho fatto venire Wulfran proprio perché credevo vi
sareste lamentate meno.»
Dunia si chiese
cosa avrebbero dovuto fare per girare all’interno dell’intero palazzo...
Andando avanti,
Dunia si renderà conto che Wulfran è tutt’altro che stupido, anzi, non la
racconta giusta su chi è, cosa vuole e soprattutto perché. Tuttavia, come
abbiamo visto sopra, Wulfran appartiene al credo della Loggia, come l’amico
delle tre protagoniste, Sabisto, e il loro compito dovrebbe essere quello di
proteggere le consorelle della Congrega dalle insidie dei maghi della Cabala. Un
mago della Cabala a irretire ognuna delle tre protagoniste, un maestro della
Loggia a fare da cane da guardia per ciascuna di loro (e, con Wulfran, le
quattro zampe si amplificano). Bisogna dunque fidarsi per partito preso?
Non le incuteva timore, non era minaccioso, ma
un guizzo di rabbia gli saettò nelle pupille, incitandola a trarsi
all’indietro.
«Cosa hai fatto?» le chiese con voce soffocata.
In che senso? «Di cosa stai parlando?»
Wulfran le accostò il coltello alle spalle, facendoglielo
scivolare lentamente lungo il braccio, e Dunia, dopo qualche istante di timore,
capì.
Capì che Wulfran aveva scoperto il suo segreto e
che l’arma stava captando la mancanza di barriera.
Lasciò, senza il coraggio di fiatare, ormai
rassegnata, che Wulfran continuasse a farle scorrere la lama sulle cosce, sul
ventre, sul seno, fino a raggiungerle il collo, sfiorandole la pelle con la
punta acuminata. «Sei un’irresponsabile!» sbottò. «Avevo capito che ti piaceva
sul serio, ma non che tu potessi arrivare fino a questo punto.»
Scaraventò il coltello sul sedile posteriore e
si arruffò i capelli appoggiando i gomiti sul volante.
«Non è come pensi» tentò Dunia.
Lui si voltò e la osservò quasi con compassione.
«Risparmiami questi dialoghi scadenti da soap opera, per cortesia.»
Dunia si voltò di nuovo verso il finestrino,
gonfiò le guance e soffiò fuori tutta la sua ansia. «Titania e Diamara hanno
ancora la protezione. Solo io non ce l’ho più.»
«Com’è possibile?» chiese lui, allargando le
braccia in un gesto disperato.
«È possibile» rispose lei. «Me ne sono accertata
con i miei occhi. È caduta solo a me.»
«Ma se tu sei stata a letto con lui...»
«Non sono stata a letto con lui!» replicò con
rabbia. «Ti ho detto che non è come pensi!»
Lui tamburellò per un paio di volte con la
fronte sul volante e rimase alcuni istanti in silenzio. Poi, più calmo, tornò a
guardarla: «E allora com’è successo?»
Wulfran torna
anche in “Luna di notte”, e in “La fine della notte” giocherà un ruolo
determinante, seppur inizialmente allontanato per trame di potere dell’Alto
Consiglio. Perché, e per conto di chi, potrete immaginarlo dopo aver letto
“Luna di notte.”
Lo aspettiamo al
varco, e che la Dea lo benedica
Wulfran tutta la vita *___* e se non lo vuole nessuno... vorrà dire che mi sacrificherò per il bene della comunità... quella magica si intende ;)
RispondiEliminaRiferirò al diretto interessato, grazie! :)
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