venerdì 6 maggio 2016

Le mie donne #5: Iris

"Pur essendo razionale e diffidente, Iris è anche molto curiosa ed è il tipo che preferisce fronteggiare i rimorsi piuttosto che i rimpianti…" - dal blog "Il flauto di Pan"


Care consorelle e confratelli,
oggi abbandono le Spose, nonché il nuovo arrivato "Il diavolo e la strega", e vi parlo della protagonista di “Spettabile Demone”, Iris, una giovane che non ha niente a che vedere con maghi, congreghe o stregoneria, ma avrà comunque a che fare con esseri sovrannaturali e un tipo di magia che rasenta gli effetti speciali.
A un primo approccio, potrebbe apparire caparbia e battagliera come Dunia, la strega protagonista delle Spose della notte, con cui condivide anche l’ironia; ma, se nel caso di Dunia si tratta di un’ironia al limite col sarcasmo e spesso tagliente, quella di Iris è puramente canzonatoria. Difatti, l’essere una comune mortale non è l’unico tratto che la differenzia dalla strega: Iris è scettica, non crede nel soprannaturale, ma solo nella logica, e ogni occasione è buona per prendere in giro i ‘presunti demoni.’ Tanto che, sin dall’inizio, all’ingaggio proposto da Damien (demone piovuto dal tetto sul suo balcone), ovvero tre milioni di euro in cambio di un misterioso lavoro correlato a un altrettanto misterioso ‘capo’, reagisce così:

«Ti assicuro che avrai tutti i soldi.»
«Se vuole gli faccio pubblicare un annuncio sul giornale» replicò Iris. Si sentiva quasi divertita. Come pensava che potesse credergli? «Oppure potrebbe rivolgersi alle agenzie interinali.»
«Non è così semplice» rispose lui.
«Chi l’avrebbe mai detto?» replicò lei. «Strano che non accalappiate i creduloni col telefono, è più comodo del free climbing.»

Mentre lui la vede 'cosà' :)

Gli occhi neri contrastavano con le onde d’oro che le incorniciavano il viso e gli rimandavano uno sguardo fiero, più che impaurito. I lineamenti sembravano quelli di una bambola antica e collidevano con la forza sprigionata dai movimenti e dal tono della voce.

Ma forse, nonostante Iris abbia pensato tutto il contrario di fronte alla sua ‘accoglienza’, è più interessante scoprire cosa ne pensa il ‘misterioso capo’:

Bastian cominciava ad avvertire la fame, ma non aveva voglia di uscire dallo studio per andare in cucina da Zaccaria. A dire la verità non aveva voglia di vedere nessuno di loro, soprattutto Damien.
Si era prodigato per decenni, secoli, per riportarlo sulla retta via, e ora rischiava di mandare a monte ogni progetto di redenzione a causa della sua scelta più che discutibile: la ragazza era troppo bella, troppo energica, e avrebbe creato grossi problemi. Non contava il poterle cancellare la memoria a compito svolto, non contava controllare ogni passo del piano senza perdere di vista le mosse dei compagni, di Damien soprattutto; si trattava di impulsi che lei avrebbe potuto scatenare, rendere gli equilibri pericolanti, dentro e fuori di loro.
Sbuffò e si alzò dalla scrivania, scompigliandosi i capelli. La vetrata gli rimandava l’immagine della campagna deserta e assolata di un pomeriggio d’estate, forse pensierosa, come lui.
Non aveva idea di cosa stesse accadendo di là, se la ragazza avesse mangiato, se si fosse acquietata, se l’avessero condotta di sopra nelle sue stanze. Immaginava che presto qualcuno degli altri sarebbe andato a chiedergli chiarimenti su come muoversi. E a dire il vero lui non aveva un’idea ben precisa. Li aveva avvertiti che l’avrebbe convocata dopo pranzo, e invece, una volta ridisceso nello studio, non l’aveva fatto. Non solo perché non aveva mangiato.
Lanciò un’occhiata di straforo alla busta di plastica che aveva lanciato sul ripiano e valutò che, sì, in effetti lo aveva immaginato, altrimenti non si sarebbe premunito, ma non era orgoglio, non era rancore quello che lo aveva fatto imbestialire di fronte alla sconfitta al momento delle votazioni. Era il sentirsi disarmato, impreparato, essendosi ormai assuefatto all’idea che Damien aveva dato loro di Iris: un’innocua poverella grigia e informe. Razza di bugiardo!

I nostri eroi riescono a convincerla che svolgere per loro questo lavoro FORSE sarà davvero conveniente, ovvio, altrimenti il romanzo non ci sarebbe... ma lo sarà? Il piano dei demoni funzionerà? Potrete scoprirlo qui.
Che la Dea la benedica

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