giovedì 22 maggio 2025

Non ci metto la faccia

Non ci metto la faccia. E allora?

Non ci metto la faccia, lo so, e per i social di oggi non funziona. Ma è davvero la faccia la prova dell’autenticità? Per dire qualcosa sul web è così necessario mostrarsi?

Anonima Strega non è una vera e propria maschera, bensì un gioco consapevole. Non voglio nascondermi al mondo della scrittura, ma a quello del lavoro reale, quello conquistato a fatica. Dietro questa maschera c’è una donna che lavora, che insegna, che si alza presto e scrive quando può.

Non faccio parte del grande circuito, no, e fortunatamente grazie al mio lavoro nella vita quotidiana non ho bisogno di rincorrere calendari editoriali e algoritmi. L’ho provato nella mia vita precedente e non fa per me. Oltre dieci anni fa, Anonima Strega è nata anche questo.

Non compro follower e recensioni, non invio gadgets agli influencer, non accetto il patto tacito del “ti taggo se mi paghi.”

In questi anni ho visto le colleghe diventare concorrenti, le recensioni favori. Se non gioco non è per snobismo, ma per coerenza con il mio progetto. Tanto oggi scrivere non basta più, e nemmeno pubblicare. Non per questo mi piego all’idea che per essere letti si debba snaturarsi.

Io ci sono ancora, nel mio piccolo, quando il (poco) tempo libero me lo permette. In un panorama in cui tutto si consuma in ventiquattr’ore, non pubblico da tre anni e al momento non sto scrivendo niente.

E in definitiva questo post non è per acchiappare like, ma per cercare i lettori veri, che ci sono, lo so, qui nel feed che gioca a nascondino. Voi che non commentate, ma magari condividete; voi che non seguite, ma magari leggete; voi, che non credete alle logiche di quest’epoca tanto povera.

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