lunedì 31 luglio 2017

Lo spinello (la pietra!)

Una 'scintilla' che dona energia.


Care consorelle e confratelli,
lo spinello è una pietra che probabilmente deriva il suo nome dal greco "spinther" ("scintilla"), in relazione alla sua luminosità. Si cristallizza in genere in ottaedro e il suo colore può variare dal blu al viola, dal giallo al verde; ma la qualità più ricercata è la rossa, che dona vigore fisico, perseveranza, nutre il sangue di energia ed elimina i blocchi sessuali.
Esiste anche una varietà arancione, che agisce su intestino ed epidermide. Le varietà rosate e verdi sono più indicate per la sfera affettiva e aiutano chi ha la tendenza a mangiare molto per compensare la mancanza d'amore. Anche la varietà blu agisce sulla pelle, ma più in riferimento agli sfoghi dipendenti dal sistema nervoso.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Sailko, Wikimedia Commons

sabato 29 luglio 2017

Il diamantino di Herkimer

Un piccolo cristallo dal nome altisonante.


Care consorelle e confratelli,
il diamantino di Herkimer, nonostante il nome, non è un diamante, ma un particolare cristallo di quarzo diffuso soprattutto nello stato di New York. Perlopiù è biterminato, ma è possibile trovarlo anche triterminato o quadriterminato.
In cristalloterapia, è noto per l'espulsione delle tossine e l'eliminazione dei blocchi emozionali; agisce come anti-stress, apporta energia nei momenti in cui se ne ha più bisogno, stimola la chiaroveggenza, le facoltà terapeutiche e i sogni.
Combinato con la malachite, porta alla luce le emozioni represse
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

mercoledì 26 luglio 2017

Promo per Pandemonium Road

Pandemonium Road è in promozione a 99 centesimi!


Può un breve viaggio attraverso il caos ribaltare gli amori di una vita?

Tessa ha deciso di trasferirsi al nucleo Trenta per togliersi dalla testa Raoul, l’uomo irraggiungibile che si è preso cura di lei quando una pandemia ha decimato la popolazione terrestre, ora accentrata in un’unica strada che attraversa l’Europa. Raoul è a capo di un’organizzazione del nucleo Dieci e sta cercando di arginare i danni provocati da un contagio che si attacca al cervello, nutrendosi di pensieri. Gli umani infettati sono mine vaganti e si comportano come zombie, per cui Tessa non si stupisce quando Raoul le invia uno dei suoi collaboratori affinché la riporti indietro. O forse questo amore non è più così platonico?

Jacko è un musicista che vive al nucleo Venti da quando è sbarcato dalle vecchie Americhe. Uno dei transatlantici che recuperano uomini sui continenti più desolati lo ha portato sulla Pandemonium Road con la sua ragazza Aisha, e insieme hanno iniziato una nuova vita. Ma il destino di Jacko è segnato e il contagio lo attende dietro l’angolo del garage. L’organizzazione del Dieci, però, sa benissimo che alcuni infettati possono guarire grazie a un misterioso programma di recupero. Cosa, di preciso, Raoul metterà a rischio, nel momento in cui deciderà di affidare il caso a un collaboratore che è di strada?

Paranormal romance/horror/thriller/scifi
264 pagine
1,99 euro (ebook); 10,99 euro (acrtaceo)
Su Amazon: www.amazon.it/dp/B071RL9MYX

AUTOCONCLUSIVO!

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COSA DICONO I BLOG


"Un romanzo da leggere tutto d'un fiato, che conquista per fluidità, ritmo incalzante e impatto emozionale. Una storia d'amore che inizia dalla crescita emotiva di una giovane donna illusa, delusa e combattiva, prosegue sulla consapevolezza di un sentimento crescente e in mutazione che coinvolge due uomini affascinanti e diversissimi tra loro per ruolo ed esperienza, e culmina nella sdrammatizzazione di spasimi e riflessioni attraverso lo sguardo e la lingua tagliente  di una cinica bodyguard  dalla battuta pronta, femminile ma non troppo." - La recensione in anteprima su Sognando tra le righe

"È stata una bellissima scoperta, un mondo nuovo e appassionante come i suoi personaggi che trasudano personalità e forza, ma anche cinismo e ironia (...) per quel che mi riguarda ha fatto centro a 360 gradi, sempre restando fedele al suo stile unico e oserei dire inimitabile." - La recensione in anteprima su Emozioni fra le pagine

"Tessa, che tra dolcezza e ironia è alla ricerca dell’amore, ma anche della sua indipendenza. (...) La cyborg, dura, quasi disincantata, ma anche comprensiva (...) … mi sono innamorata di lei. L’infetto, (...) che da un momento all’altro si ritrova privato dei suoi pensieri, della sua umanità, ma nella sua testa cerca di lottare per rimanerne padrone." - La recensione completa su Romance non-stop

"... un romanzo che attinge al genere distopico senza scadere nel banale e nel già letto. Lo stile dell'autrice cattura e coinvolge grazie anche ai dialoghi che sono sempre numerosi e ci danno la possibilità di conoscere i pensieri e le personalità dei personaggi (...) alcune parti in cui in corsivo leggiamo direttamente i pensieri confusi di Jacko, che, secondo me, rendono bene l'angoscia che prova e la sua forza nel voler combattere contro questo alieno che si sta impossessando di lui." La recensione completa su Romance and fantasy for cosmopolitan girls

“... ci sono le emozioni, tante, quello che sperano di provare, quelle che credono di provare e quelle che provano realmente, emozioni che mi sono arrivate e hanno colpito al cuore (...) Anonima Strega è stata ironica, appassionante e in alcuni punti oserei dire geniale.” - La recensione completa su Feel the book

"L’autrice è brava, scrive bene e cura con attenzione il proprio lavoro. Il distopico mi è piaciuto e ho trovato simpatico e ben costruito il personaggio della cyborg, Krista. Mi è piaciuta anche la doppia scrittura, che Anonima Strega usa per riferire i pensieri dell’infetto." - La recensione completa su Babette Brown legge per voi

“Un romanzo intelligente, futuribile ed emozionante che colpisce al cuore!” - La recensione completa su Storie di notti senza luna

"Il ritmo della trama è veloce con avvenimenti che si susseguono e danno il batticuore per l’incertezza del domani. In alcuni capitoli, per necessità narrativa, la trama è in prima persona il tutto è elementare e ciò rende la cosa di forte impatto, una cosa geniale!" - La recensione completa su Opinioni librose

"Una storia avvincente che vi terrà incollati al vostro kindle fino all’ultima pagina perché quando i personaggi arriveranno alla fine del viaggio non saranno più gli stessi ma soprattutto non vorranno più le stesse cose." La recensione completa su Amiamo i nostri libri

martedì 25 luglio 2017

Decotto tonico emolliente

Tiglio, malva e sambuco: amici "per la pelle."


Care consorelle e confratelli,
vi ho parlato diverse volte sia del tiglio, sia della malva sia del sambuco. Il primo, in tisana, combatte insonnia e nervosismo; la seconda è un ottimo antiinfiammatorio naturale, e l'ultimo, fra le tante, è un antinevralgico. Combinati tutti e tre insieme, questi ingredienti si rivelano un buon tonico per la pelle del viso, nonché un 'magico' emolliente.
Per preparare questo decotto ci occorreranno 1 l d'acqua, 10 gr di fiori di tiglio, 10 gr di fiori di malva e 10 gr di fiori di sambuco. Tutti i fiori andranno aggiunti all'acqua in pentola e fatti bollire per 5 minuti. Spento il fuoco, la pentola andrà coperta, e il decotto potrà essere filtrato con un colino a maglie fitte solo quando si sarà intiepidito.
Il liquido ottenuto potrà essere usato come un qualsiasi altro tonico, ma si conserverà in frigo per non più di un giorno.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

lunedì 24 luglio 2017

Il mercurio

Il 'seme' di Shiva.


Care consorelle e confratelli,
il mercurio è un metallo liquido molto pesante e volatile e lo si può trovare sia nativo sia in associazione con il cinabro.
Nella medicina orientale, a seguito di lunghi processi di purificazione, viene somministrato come stimolante del metabolismo e del sistema enzimatico, e come ricostituente dell'intelletto; è utilizzato anche per potenziare le proprietà terapeutiche di molte erbe.
In litoterapia, agisce pure sul sistema nervoso, donando equilibrio. Come metallo, in verità, sarebbe tossico, per cui viene in genere usato in piccoli flaconcini di vetro da applicare sulle zone interessate, per riattivare il flusso energetico.
In magia è un propiziatore di guarigioni e nella tradizione indiana è considerato il 'seme' di Shiva (vedi anche la scheda Alchimia).
Non possiamo non ricordare in chiusura che il mercurio era presente nei termometri tradizionali ormai soppiantati da quelli digitali.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Vedi anche L'Alchimista Innominato.

domenica 23 luglio 2017

Il cinabro

Sangue di drago: i due elementi fondamentali dell'alchimia.


Care consorelle e confratelli,
il nome derivante dal latino medievale "cinnabaris" fa capo forse a sua volta al persiano "zinjifrah" (sangue di drago) e proprio di un bel vermiglio immaginiamo il sangue di questi animali fantastici.
Molto pesante ma tenero, è un minerale che si presenta in una forma cristallizzata assai rara. Si tratta in verità di solfuro rosso di mercurio, dunque contiene i due elementi fondamentali dell'alchimia: zolfo e mercurio.
Sul piano fisico, questa pietra attiva la circolazione, regolarizza i globuli rossi, sfiamma le mucose ed elimina le vertigini. Da un punto di vista psicologico, invece, allontana i pensieri negativi e rimuove blocchi emotivi e idee fisse.
In campo esoterico viene utilizzato per tutti i rituali che hanno a che vedere col fuoco.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Vedi anche L'Alchimista Innominato.

Immagine: Aangelo, Wikimedia Commons

sabato 22 luglio 2017

Il rafano

Solo per pelli poco sensibili...


Care consorelle e confratelli,
conosciuto anche come cren, il rafano è una pianta con una radice molto carnosa, assai utilizzata in cucina per salse e conserve. A piccole dosi è un eccitante gastrico, ma un dosaggio più elevato potrebbe causare alterazioni delle mucose.
In fitoterapia, il rafano è noto come rivulsivo, cioè provoca irritazioni e infiammazioni sui tessuti su cui viene applicato; risulta però utile per favorire l'assorbimento di alcuni farmaci e per combattere il dolore proveniente da organi interni. In genere, agisce su lombalgie, sciatalgie e reumatismi, ma è bene non utilizzarlo su pelli sensibili.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

venerdì 21 luglio 2017

Il diopside

Una stella che ci aiuta a superare gli ostacoli.


Care consorelle e confratelli,
il diopside è presente in natura in varie colorazioni, ma il più diffuso in litoterapia è il verde, considerato utile per la combustione degli zuccheri e l'assimilazione dei minerali.
Sul piano esoterico, però, il diopside più conosciuto è l'Asteria, o Black Star, così chiamato perché caratterizzato da una stella bianca a quattro punte su sfondo nero. Questa stella è capace di rischiarare la vita nei momenti più bui, quando sembra che non ci siano più speranze, aiutandoci a continuare il nostro cammino e a superare gli ostacoli. Indossato, il diopside Black Star protegge dalle negatività, agendo come una spugna (di conseguenza la pietra dovrà essere purificata spesso).
Che la Dea vi benedica


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Immagine: Rob Lavinsky e Ktmsgroup, Wikimedia Commons

giovedì 20 luglio 2017

La fitolacca

Un depurativo dall'America.


Care consorelle e confratelli,
la fitolacca è una pianta di origine americana che ormai si può trovare anche lungo i margini delle strade di campagna e nelle siepi di città. Può raggiungere facilmente i due metri, ha foglie lanceolate, fiori bianchi e caratteristici frutti in grappoli di bacche scure. Fiorisce dall'estate all'autunno e i polloni si raccolgono in aprile. Rosati e carnosi, questi polloni hanno un gusto dolce assai sfruttato in cucina, dalla bollitura alla preparazione di bevande dalle proprietà emetiche e purganti.
Che la Dea vi benedica

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mercoledì 19 luglio 2017

Tisana di elicriso

Un potente sedativo della tosse.


Care consorelle e confratelli,
l'elicriso è una piantina estiva abbastanza comune un po' ovunque, soprattutto nelle zone aride. Contiene acido caffeico, tannino e un olio essenziale per cui è stato spesso usato in medicina popolare come sedativo della tosse.
Se ne può preparare una tisana con un solo cucchiaino di piantina precedentemente essiccata e conservata (all'ombra). Il cucchiaino potrà essere versato direttamente nella tazza e filtrato dopo qualche minuto.
Il gusto, molto forte, può non essere da tutti gradito (ma è proprio questo, come nel caso della lavanda, che seda la tosse), per cui le quantità variano a seconda dei palati.
Che la Dea vi benedica

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martedì 18 luglio 2017

La carlina

Il toccasana di Carlo Magno.


Care consorelle e confratelli,
questa piantina che cresce molto aderente al terreno presenta una grossa radice, spine e foglie dure. Il grosso capolino sfuma nell'argento e le squame si allargano con il tempo secco, mentre si allungano con l'umidità. Comune in montagna, anche sotto il nome di 'cardo per eccellenza', è un simbolo dei luoghi petrosi insieme alla stella alpina.
I capolini si raccolgono in estate, ma non nelle zone protette, ovviamente. Privati dei fiori, sono tanto carnosi che possono essere mangiati anche crudi o preparati come i carciofi.
La carlina contiene potassio, calcio e magnesio, e già nell'antichità era nota per le sue proprietà, difatti deriva il suo nome da una leggenda per cui guarì Carlo Magno da una malattia. L'infuso di radici viene utilizzato come diuretico, lassativo, tonico, vermifugo, antipiretico, per disinfettare le ferite e curare il mal di denti. 
Che la Dea vi benedica

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lunedì 17 luglio 2017

La sugilite

Per riconoscere l'energia divina presente in ogni creatura.


Care consorelle e confratelli,
questo minerale opaco scoperto di recente è dotato di un bel colore viola. La gemma è capace di portare le energie sottili nel mondo pesante della materia e di conseguenza aiuta a riconoscere l'energia divina presente in ogni creatura. La si può indossare per rimanere sempre in contatto con la propria parte più elevata, oppure quando ci sentiamo sprofondare nella tristezza. Meditare con la sugilite all'altezza del terzo occhio aiuta a sondare i problemi, anche quelli che danno origine alle malattie psicosomatiche. In generale, la sugilite dona saggezza e comprensione, e serve pure ad alleggerire il peso del karma.
Che la Dea vi benedica

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Immagine: Rob Lavinsky, Wikimedia Commons

domenica 16 luglio 2017

Shampoo alle erbe aromatiche

Per contrastare i capelli grassi.


Care consorelle e confratelli,
rosmarino, salvia, timo, lavanda (vedete la mia nella foto) e ortica sono erbe con cui è possibile contrastare i problemi dei capelli grassi.
Ci occorreranno 7,5 dl di acqua, 50 gr di argilla verde, 2 gr di foglie rosmarino (via i rametti!), 2 gr di salvia, 2 gr di timo, 2 gr di lavanda e un paio di foglie di ortica. Tutti gli ingredienti vanno immersi nell'acqua bollente e il profumo deve essere subito imprigionato con l'aiuto di un coperchio. Dopo 15 minuti, l'infuso andrà colato e trattenuto con l'argilla. La crema semiliquida ottenuta potrà così essere massaggiata sul cuoio capelluto (le dosi ovviamente dipendono dalla lunghezza dei capelli).
Se lo shampoo ha lavorato troppo e a questo punto i capelli vi appaiono addirittura secchi, potrete spazzolarli con setole umettate con olio di mandorle.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

sabato 15 luglio 2017

Decotto di ononide spinosa

Una pianticella nemica dei calcoli.


Care consorelle e confratelli,
l'ononide è una piantina che può superare i 50 cm di altezza e se ne utilizzano perlopiù le sommità. Il sapore ricorda quello delle fave, per cui in cucina possono essere mangiate sia cotte sia crude. Elabora un principio amaro e in erboristeria è utilizzata per bevande diuretiche o per frantumare calcoli e favorirne l'espulsione.
Se ne può preparare un decotto con una manciata di radice essiccata per ogni litro d'acqua. L'acqua (fredda) dovrà essere versata sulla radice e il fuoco verrà spento non appena inizierà l'ebollizione, in modo che la radice stessa non bollisca, perdendo le sue proprietà. Il decotto dovrà raffreddare prima di essere consumato, e sarà possibile anche dolcificarlo.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Michel Tasson, Wikimedia Commons

venerdì 14 luglio 2017

La danburite

Per mantenere la purezza interiore.


Care consorelle e confratelli,
il primo luogo in cui la danburite è stata scoperta è stato Danbury, negli Stati Uniti, dunque è facile capire da dove deriva il nome di questa pietra che tuttavia si trova anche in Messico, Birmania, Giappone e Madagascar.
Solitamente questa gemma è trasparente, ma si può trovare anche in qualità leggermente rosate o giallastre. Permette di mantenere la purezza interiore, anche in caso di ambienti sfavorevoli, e favorisce il controllo degli istinti sessuali.
In meditazione, aiuta a isolarsi dai rumori, facendoci percepire solo la nostra voce interiore.
Che la Dea vi benedica

NO ALLE CURE ALTERNATIVE PER I DISTURBI GRAVI

Immagine: Parent Géry, Wikimedia Commons

giovedì 13 luglio 2017

Il cinquefoglio

Un astringente 'infestante.'


Care consorelle e confratelli,
quest'erba perenne, strisciante, dalle lunghe radici e radichette, ha un fusto nodoso e foglie dentate. I fiori sono pochini, di un colore giallo acceso, e spuntano in primavera. Tanto comune da essere conosciuta anche come infestante, questa pianta predilige i margini di sentieri, strade e incolti, dove può creare vaste estensioni a tappeto, di conseguenza si può raccogliere senza troppe preoccupazioni.
Le foglie prima della fioritura vengono utilizzate in cucina per minestre, perlopiù in misticanze, perché da sole non avrebbero un sapore troppo gradevole. Contengono difatti molto tannino, acidi e gomma, ma anche calcio, e vengono sfruttate in erboristeria soprattutto come astringenti.
Che la Dea vi benedica

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Immagine: NYPL, Wikimedia Commons

mercoledì 12 luglio 2017

Tisana di alchemilla

L'alchemica 'acqua celestiale.'


Care consorelle e confratelli,
questa piantina (chiamata anche Lady's Mantle) che può raggiungere il mezzo metro fiorisce dall'estate all'inizio dell'autunno ed è diffusa in tutta Europa, prediligendo gli ambienti umidi. Nel Medioevo, veniva usata per la produzione dell'acqua celestiale alchemica e ancora oggi è sfruttata in cucina per minestre e insalate.
Contiene acido salicilico e sin dall'antichità è stata usata per combattere reumatismi e mal di testa, ma anche tannino, per cui è pure astringente.
Se ne può preparare una tisana con una quantità minima di piantina precedentemente essiccata. Il gusto rimarrà leggermente erbaceo, ma si può usare come aperitivo. L'alchemilla dovrà macerare per qualche minuto nella nostra tazza di acqua bollente e in seguito dovrà essere filtrata. Si può unire qualche pezzetto di limone e bere non necessariamente calda.
Che la Dea vi benedica

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martedì 11 luglio 2017

Il cerfoglio

Il cugino del prezzemolo.


Care consorelle e confratelli,
questa pianta officinale simile al prezzemolo è spontanea ovunque, tuttavia oggi è pure assai coltivata, proprio grazie alle sue proprietà aromatiche. Fiorisce dalla tarda primavera all'inizio dell'estate (i fiori bianchi sono raccolti in ombrelli che vanno dai tre ai cinque raggi).
In cucina è sfruttato un po' per tutto quanto può prevedere il prezzemolo, dalle salse per carni alle insalate selvatiche, da aromatizzante per bibite estive (in questo caso al posto della menta) ai sughi ricercati.
Contiene vitamina A e C. In erboristeria è usato come digestivo, antiflogistico e stimolante della produzione di bile.
Che la Dea vi benedica

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lunedì 10 luglio 2017

Infuso di santoreggia

Una bevanda 'legale' per tirarsi su il morale.


Care consorelle e confratelli,
la santoreggia è una piantina di alcuni centimetri che fiorisce dalla primavera all'estate. Non comune allo stato selvatico, è coltivata come spezia aromatizzante, tonico e disinfettante. L'infuso dona una leggera euforia, ma non c'è niente di illegale nell'utilizzarlo con parsimonia quando ci si sente un po' giù.
Ci occorreranno 30 gr di sommità fiorite essiccate per litro d'acqua da porre (sminuzzate) in infusione nell'acqua bollente. Dopo aver lasciato riposare il tutto per circa 20 minuti, si potrà filtrare e zuccherare a piacere.
Che la Dea vi benedica

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domenica 9 luglio 2017

Il crescione

Ottimo in cucina, ma importante anche in fitoterapia.


Care consorelle e confratelli,
quest'erbacea acquatica molto nota in cucina è importantissima anche in fitoterapia. Succoso, lucido, ha foglie carnose dal sapore leggermente piccante che vengono servite crude, ma in generale il crescione si presta anche per la preparazione di salse e l'accompagnamento di carni.
La piantina si raccoglie dalla primavera ai primi freddi, preferibilmente prima della fioritura; se ne possono prendere anche solo le cime tenere, per non rovinare l'intera pianta (da recidere con un coltellino, senza strappare).
Contiene iodio, ferro, potassio, vitamine e fosfati, e di conseguenza viene utilizzato come ipoglicemizzante e remineralizzante, ma sono note anche le proprietà depuranti ed espettoranti.
Che la Dea vi benedica

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sabato 8 luglio 2017

L'hiddenite

Per tonificare il sistema digerente.


Care consorelle e confratelli,
l'hiddenite è stata scoperta nel 1880 da William F. Hidden, dal quale ha preso il nome.
I suoi cristalli verde-acqua sono limpidi e includono striature longitudinali. C'è da dire che la vera hiddenite è quella proveniente dal North Carolina, ma spesso gli Spodumeni gialli del Brasile vengono utilizzati come se fossero la stessa pietra.
Sul piano fisico, questa gemma tonifica il sistema digerente, riduce l'intensità delle gastriti e stimola l'attività del fegato. L'hiddenite agisce su questi disturbi anche quando hanno origine dal sistema nervoso, su cui svolge un'azione rilassante.
Che la Dea vi benedica

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Immagine: Parent Géry, Wikimedia Commons

venerdì 7 luglio 2017

Il lamio rosso

Un vecchio farmaco dimenticato.


Care consorelle e confratelli,
il lamio rosso è una piantina di alcuni centimetri dai fusti eretti e pelosi; le foglie appaiono vellutate e leggermente rosate, mentre i fiori sono raccolti in glomeruli porporini; i frutti sono acheni e fiorisce per tutto l'anno.
Presente di solito in larghe macchie dai vigneti ai margini delle strade, si può raccogliere in abbondanza. Si usano le foglie o le intere piantine tenere prima della fioritura.
Questa pianticella elabora tannino e sali di potassio e in medicina popolare è stata usata come depurativo, vulnerario e diuretico. Oggi come farmaco è un po' dimenticato, ma è diventato un'erba mangereccia.
Che la Dea vi benedica

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Immagine: BerndH, Wikimedia Commons

martedì 4 luglio 2017

Olio alla calendula

Per le irritazioni del cuoio capelluto.


Care consorelle e confratelli,
vi ho presentato la calendula in riferimento a infusiimpacchi e peeling. Per le sue proprietà antisettiche e vulnerarie, questa pianticella è utile anche per qualsiasi irritazione del cuoio capelluto, apportando anche un effetto riflessante sui capelli chiari.
Ci serviranno 2,75 dl di olio di mandorle dolci, 25 cl di olio di germe di grano, 30 gr di fiori di calendula essiccati e 30 gr di fiori di camomilla essiccati.
I fiori di calendula vanno sminuzzati e messi a macerare nell'olio con la camomilla in un vaso di vetro, al sole, per circa un mese. Bisogna fare attenzione che non rimanga molta aria fra la chiusura ermetica e la superficie dell'olio, per evitare l'ossidazione. In mancanza di uno spazio soleggiato, o della stagione calda, è possibile sostituire il nostro amico Sole con le vicinanze di un termosifone o il retro di un frigorifero.
Ultimata la macerazione, il preparato va filtrato e spremuto in bottigliette ben chiuse, e in questo modo potrà conservarsi a lungo in un luogo fresco.
Che la Dea vi benedica

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lunedì 3 luglio 2017

Le lepidolite

Proprietà diverse a seconda della tonalità.


Care consorelle e confratelli,
la lepidolite è un tipo di mica il cui colore varia dal malva al violetto e la sua azione cambia a seconda della tonalità. Quella rosa, per esempio, agisce sui problemi di cuore, mentre quella violetta calma l'attività mentale, ridonandole equilibrio. Il litio contenuto in questa pietra è in grado di lavorare sugli sbalzi di umore e le depressioni.
Non di rado, poi, la lepidolite include cristalli di tormalina, e l'unione fra le due gemme potenzia lo sblocco della timidezza, dei dissapori e dei rancori. Indossata sulla pelle all'altezza del cuore, promuove l'ossigenazione epiteliale... anche per le amiche piante, se il frammento è posto alla base del fusto.
Che la Dea vi benedica

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Immagine: Adam Ognisty, Wikimedia Commons

domenica 2 luglio 2017

L'anserina

Dalle minestre all'erboristeria.


Care consorelle e confratelli,
l'anserina è una pianticella molto 'bassa', che si sviluppa perlopiù lungo le sue radichette (gli stessi rami sono radicanti). Le foglie sono pennatosette, composte a loro volta da altre piccole foglioline ovali e seghettate. Molto carini i fiori, gialli, a cinque petali, che spuntano da giugno ad agosto.
In cucina se ne utilizzano le radici, che vengono lessate e condite come qualsiasi altra erba mangereccia. Le foglie più tenere vengono sfruttate invece per le insalate, mentre quelle più adulte per le minestre.
In erboristeria è usata come potente astringente, antispasmodico e antitermico.
Che la Dea vi benedica

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Immagine: Rasbak, Wikimedia Commons

sabato 1 luglio 2017

Tisana aspra

Un dissetante per la stagione calda.


Care consorelle e confratelli,
con un po' di crespino (vedi qui la tisana di solo crespino), cinorrodi (vedi qui la tisana di soli cinorrodidi), epilobio (vedilo nei preparati di iperico) e scorza di limone potremo preparare una tisana dal sapore aspro ma utile come dissetante nella stagione estiva, soprattutto se servita fresca con una foglia di menta.
La miscela va preparata con una parte di cime di foglie di crespino, una parte di cinorrodi e una di epilobio. Occorreranno due cucchiaini da lasciare in infusione in una tazza d'acqua bollente, più un po' di scorza di limone.
Una volta raffreddato, il preparato potrà essere zuccherato a piacere.
Che la Dea vi benedica

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